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Parma -

Sabato 06 Settembre 2025


«Hungry hearts»: all'Astra Costanzo e la Rohrwacher

«Hungry hearts»: all'Astra Costanzo e la Rohrwacher
Stasera all'Arena estiva per la chiusura del ciclo "Accadde domani". Il regista e l'attrice incontreranno il pubblico dopo la proiezione

Gran finale, stasera all’Arena estiva dell’Astra, per la rassegna «Accadde domani», dedicata al cinema di casa nostra, che si chiude con due ospiti d’eccezione e con uno dei film italiani migliori della stagione. In cartellone c’è «Hungry Hearts» di Saverio Costanzo, presentato lo scorso anno con successo alla Mostra del cinema di Venezia. Al termine della proiezione il regista incontrerà gli spettatori dell’Arena insieme all’interprete Alba Rohrwacher, in una conversazione condotta dal critico cinematografico della «Gazzetta di Parma» Filiberto Molossi.Film sulla genitorialità e sulle sue deviazioni ma non solo, il lavoro di Costanzo ha avuto un’ottima accoglienza a Venezia, dove i due protagonisti Alba Rohrwacher e Adam Driver sono stati premiati con la Coppa Volpi per i migliori attori.
Per Saverio Costanzo non si tratta della prima volta a Parma (venne al D’Azeglio qualche anno fa a presentare il suo «In memoria di me»), né lo è per Alba Rohrwacher (sua compagna nella vita): l’attrice fiorentina si è infatti aggiudicata nel 2009 il Premio Maurizio Schiaretti, istituito dal Cineclub D’Azeglio con la «Gazzetta di Parma» - in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune - per dare un riconoscimento a giovani talenti del cinema italiano, nel nome dell’indimenticato giornalista e critico cinematografico della «Gazzetta».
Opera difficile, anche dura, ma molto bella, capace di colpire lo spettatore davvero nel profondo, «Hungry Hearts» (tratto dal romanzo «Il bambino indaco» di Marco Franzoso) racconta la storia di Mina e Jude, lei italiana e lui americano, che s’incontrano per caso nella toilette di un ristorante cinese a New York e dì lì a poco si sposano, e diventano genitori. Genitori diversi, con idee diverse: Mina è convinta che il suo sia un bambino speciale, da difendere dall’«inquinamento» del mondo esterno per preservarne la purezza, e si comporta di conseguenza, con una protettività che sfocia nell’ossessione e nella patologia, a partire dall’alimentazione.
Riflessione potente - e disturbante - sulla genitorialità, ma anche - e non è una novità per il regista - sul disagio, sulle voragini interiori, il film di Costanzo sarà proposto questa sera in versione originale con sottotitoli in italiano, per sua stessa richiesta. La proiezione inizierà alle 21.30.

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