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Sabato 25 Ottobre 2025


"L'importanza di chiamarsi Ernesto" tutta la serietà della frivolezza

"L'importanza di chiamarsi Ernesto" tutta la serietà della frivolezza

La grande commedia è di scena al Teatro Magnani di Fidenza. Si alza il sipario sabato alle ore 21 su «L’importanza di chiamarsi Ernesto», ultima intramontabile pièce di Oscar Wilde, con l’affiatato cast composto da Geppy Gleijeses, Marianella Bargilli e Lucia Poli, per la regia dello stesso Gleijeses, prodotta da Teatro Stabile di Calabria – Teatro Quirino Vittorio Gassmann, reduce da enorme successo nei teatri di tutt’Italia. Un’occasione per riascoltare alcuni dei celebri aforismi wildiani sul matrimonio (da «Nella vita coniugale due è il deserto e tre è il numero perfetto» a «Nessun uomo sposato è mai attraente tranne che per sua moglie e spesso, mi dicono, nemmeno per lei») o sulla morale e la società («La verità raramente è pura e non è mai semplice», «Il solo modo di comportarsi con una donna è di farle la corte se è bella, e di farla a un’altra se è brutta»), la commedia datata 1895 smaschera con toni brillanti l’ipocrisia del suo tempo con personaggi memorabili.
Gleijeses, che torna al ruolo di Ernest/Jack Worthing a dodici anni dalla produzione diretta da Mario Missiroli, la definisce «commedia perfetta nei suoi meccanismi e agnizioni», dove «si parla del nulla, di tartine al cetriolo o dell’importanza di un nome, in un modo talmente paradossale, con aforismi così ben snocciolati da restituire l’essenza dello spirito wildiano» e dove «i personaggi sono quasi una scusa per tirare fuori il grumo di straordinaria abilità dialettica e funambolica dell’autore».
La meravigliosa Lucia Poli veste i panni di Lady Bracknell, mentre Marianella Bargilli è calata nell’insolito ruolo en travesti di Algernon.
«The Importance Of Being Earnest», con il suo famoso e intraducibile gioco di parole tra il nome e l’aggettivo inglese «earnest», reso solitamente in Onesto o Franco in italiano, è qui riproposto nella traduzione di Masolino D’Amico, ed è ambientata in un elegante salotto vittoriano in cui troneggia un enorme martirio di San Sebastiano di Guido Reni. La regia di Gleijeses rispetta le indicazioni dell’autore: uno stile non farsesco e nemmeno realistico, dove i personaggi si scambiano le battute con naturalezza senza mostrare di ritenerle spiritose e senza tentare di giustificarle. Per dirla alla Wilde, trattando «molto seriamente tutte le cose frivole e con sincera e studiata frivolezza tutte le cose serie della vita».
Info e biglietti
Biglietti in vendita alla biglietteria del Teatro Magnani domani dalle ore 18 alle 20 e sabato dalle 18 alle 21, al punto vendita Vivaticket di Fidenza (Disc Jockey ‘70) oppure online sul sito Vivaticket.it fino alle ore 15 di domani.

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