Dal 20 sab settembre 18:00
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Dal 24 ottobre 2015 - 15:00
Al 24 ottobre 2015 - 19:00
Un anno fa, tra gli scaffali dell’Archivio storico comunale di Roccabianca, tra la polvere del tempo e in mezzo agli oltre 9.000 metri lineari di documentazione, atti, faldoni, registri dall’unità d’Italia ai giorni nostri, un ritrovamento insperato ha riportato alla luce svariate decine di volumi – circa duecento – editi tra la fine dell’Ottocento e gli anni Quaranta del Novecento. Libri che, normalmente, non dovrebbero trovare posto tra le carte prodotte dall’Amministrazione comunale. Di cosa si tratta? Perché erano lì? I libri più vecchi riportavano un timbro curioso, ellittico, con la dicitura «Biblioteca popolare circolante», un forma di raccolta libraria che, in Italia, nacque e si diffuse subito dopo l’unificazione per diffondere cultura tra le classi più povere e modeste. Il repertorio era dunque prevalentemente narrativo – con storie di cavalieri, ladri, fantasmi, ma anche romanzi familiari e sentimentali – e tecnico: opere di zootecnia e agricoltura che miravano a dare, ai contadini della zona, informazioni e conoscenza per la gestione dei campi e degli allevamenti. Probabilmente tutti questi libri sono stati raccolti anche grazie alle amministrazioni socialiste che, con a capo Paolo Bertoluzzi e Giovanni Faraboli, ressero il Comune dal giugno 1912 al dopoguerra.
Di questo ritrovamento, di questi libri e di questo tempo andato in cui i poveracci, con un libro in mano, imparavano ad alzare la testa si parlerà sabato 24 ottobre, ore 15 al Museo del Mondo Piccolo di Fontanelle, nella giornata di studi «Per salire!». Le biblioteche popolari in Emilia Romagna tra Ottocento e Novecento, ideata dal Centro studi movimenti e in collaborazione con l’Istituto storico della Resistenza di Reggio Emilia (Istoreco), l’Istituto storico della Resistenza di Modena e con il contributo del Comune di Roccabianca e del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. Oltre a Ilaria La Fata e Margherita Becchetti del Centro studi, interverranno Valerio Cervetti (autore di un libro che uscirà prossimamente sulla storia delle biblioteche comunali parmensi), Mirco Carrattieri di Istoreco che racconterà l’esperienza delle biblioteche popolari nel sistema del socialismo reggiano, Metella Montanari dell’Istituto storico di Modena che racconterà la storia della biblioteca popolare Lodovico Ferrarini e Carlo Varotti dell’Università di Parma che interverrà sulla letteratura popolare e nazionalpopolare dopo l’Unità d’Italia e sul suo complicato problema di fare gli italiani.
Per info: www.csmovimenti.org, centrostudimovimenti@gmail.com
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