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Parma -

Sabato 06 Settembre 2025


Mafia e omertà: romanzo (e flashmob) a Parma

Giulio Cavalli parlerà di "Mio padre in una scatola da scarpe"

Giulio Cavalli presenterà a Parma il suo primo romanzo, "Mio padre in una scatola da scarpe", edito da Rizzoli. Un romanzo sul tema dell'omertà in una terra di mafia. Appuntamento alla alla libreria Ubik di via Oberdan, 4: la presentazione sarà moderata dal giornalista Raffaele Castagno. Ci sarà anche  un flashmob vicino alla libreria. 

Dice il comunicato:
Con una scrittura avvolgente e il piglio di un autentico cantastorie, Giulio Cavalli racconta un'Italia dimenticata e indifesa. Non serve fare rumore per diventare eroi delle piccole cose e Michele Landa, il protagonista, incarna i valori della Vita nella sua sorprendente semplicità.

Un lungo pranzo domenicale con la famiglia landa ha fatto respirare a Giulio Cavalli un dolore che è poi diventato testimonianza antimafia «fieramente fragile e decisamente umana» della famiglia landa e l’umiltà di chi ha sempre perseguito l’ideale di una vita semplice e onesta, come Michele.

Da qui nasce l’idea di un libro sulla vita di Michele Landa e della sua famiglia, Mio padre in una scatola da scarpe. Da qui la missione di dare voce al silenzio per sensibilizzare passanti e lettori sul tema dell'omertà, tema trasversale all'intera opera. La Cooperativa Sociale Pepita Onlus organizzerà per l'occasione un flashmob nelle adiacenze della libreria, coinvolgendo alcuni adolescenti delle scuole e degli oratori del parmense in un coro contro ogni genere di prevaricazione.

"Quando Angela mi ha raccontato la storia di suo padre, che è poi anche la sua”, spiega l’autore, “io che la storia l'avevo già ascoltata da un giornalista e un amico, Sergio Nazzaro, mentre l’ascoltavo in diretta, così, al tavolo come quando ci si siede al tavolo con gli assicuratori, ho avuto la sensazione che colasse. Non c'era niente di più da estrarre o da spulciare, sarebbe bastato un contenitore. Ecco, forse questo libro è la pinta di quella storia. Che vi giuro aveva già tutti i sapori".
Michele Landa non è un eroe e neppure un criminale. Tutto ciò che desidera è coltivare il suo orto e godersi la famiglia; vuole guardarsi allo specchio e vederci dentro una persona pulita. Ma a Mondragone serve coraggio anche per vivere tranquilli: chi non cerca guai è costretto a confrontarsi ogni giorno con gli spari e le minacce dei torre e con l'omertà dei compaesani. Michele conosce la posta in gioco, ha perso il lavoro e molti amici, ma è convinto, nonostante tutto, che in quel deserto si possa costruire qualcosa di bello e provare a essere felici. 
Al suo fianco c'è Rosalba, "la silenziosa": dopo quarant'anni si amano come il primo giorno, sono diventati genitori e nonni, sognano una casa grande e un albero di mele. Ma si può immaginare una vita diversa, in una terra paralizzata dalla paura?

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