Dal 23 gio ottobre 20:30
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Dal 08 febbraio 2022 - 20:30
Al 09 febbraio 2022 - 23:00
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Nella commedia noir americana del 1940 ARSENICO E VECCHI MERLETTI, in scena a Teatro Due l’8 e il 9 febbraio 2022 alle ore 20.30, il regista Geppy Gleijeses mette in scena quella che ha definito una “rarissima perla”, unico testo teatrale di Joseph Kesselring che “oscilla tra Dark Comedy e Giallo-Rosa”.
Sul palco un’immensa signora del teatro del calibro di Anna Maria Guarnieri, attrice prevalentemente drammatica, prediletta di Zeffirelli, Missiroli e Ronconi, che “si è prestata al gioco comico con una sapienza scenica ineguagliabile” sottolinea Gleijeses.
Accanto a lei, un’altra grande interprete come Marilù Prati, già diretta da Luca Ronconi in ‘Utopia’ e primadonna con Eduardo De Filippo e Carlo Cecchi, che ricopre il ruolo inizialmente affidato a Giulia Lazzarini, colta da un malore dopo le prime repliche e quindi costretta a fermarsi.
Completano il cast Maria Alberta Navello, Leandro Amato, Totò Onnis, Luigi Tabita, Tarcisio Branca, Bruno Crucitti, Francesco Guzzo, Daniele Biagini e Lorenzo Venturini, tutti coinvolti in uno spettacolo liberamente ispirato alla regia teatrale di Mario Monicelli del 1992.
La trama del testo di Kesserling è ben nota: il critico teatrale Mortimer presenta la sua fidanzata alle due amatissime vecchie zie, ma scopre che le simpatiche zitelle hanno avvelenato con cocktail al rosolio una dozzina di coetanei soli in cerca di alloggio, seppellendo i cadaveri in cantina con l’aiuto del fratello di Mortimer. Alla famiglia di squinternati si aggiunge poi il terzo fratello, pluriomicida.
Nato per il teatro il testo ha debuttato a Broadway nel 1941 con cinque anni di repliche e Boris Karloff nel ruolo di Jonathan, ed è divenuto celeberrimo per la pellicola di Frank Capra nel 1944; in Italia il debutto si deve alla compagnia Morelli - Stoppa il 31 maggio del 1945, un mese dopo la
liberazione, per poi essere messo in scena da Mario Monicelli nel 1992 con Isa Barzizza, Regina Bianchi e lo stesso Gleijeses nel ruolo di Mortimer. Ed è proprio alla regia di Monicelli a cui si ispira il lavoro di Gleijeses.
In Arsenico si giostrano ben 24 cadaveri che però non hanno alcuna disturbante materialità, sono puro cartone come i finti polli arrosto delle comiche finali. E così i personaggi sono caratteri, non hanno psicologie da approfondire, sono “stampelle vestite” o “vestiti che ballano”.
Gli attori recitano con “straniamento comico”, tecnica pura, slapstick e divertimento assoluto. Un congegno di alta precisione, una meccanica che si sublima nella genialità, nell’ebbrezza di un gioco tenuto costantemente sul limite del funambolismo.
“Potremmo fare discorsi molto più alti sul concetto qui esasperato di eutanasia (le ziette scelgono le loro vittime tra gli anziani abbandonati) e sarebbe del tutto lecito, - racconta Gleijeses - ma noi vogliamo pensare all’Arsenico che da Cary Grant in poi abbiamo conosciuto, a quella commedia che le truppe americane adottarono come antidoto alla paura della morte nella seconda guerra mondiale”.
Informazioni e biglietteria: biglietteria@teatrodue.org - tel: 0521.230242 – www.teatrodue.org
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