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Sabato 06 Settembre 2025


Dall'Ucraina all'Iran: la Paci racconta l'oggi

Dall'Ucraina all'Iran: la Paci racconta l'oggi

Dall’Ucraina ferita all’Iran che lotta per la libertà. Dalla Siria dimenticata ad Israele che fa sentire la sua voce di protesta. Ma anche all’Italia e alla lotta per la legalità contro le mafie: si parlerà dei temi più scottanti dell’attualità e delle voci femminili, lucide e controcorrente, che sanno interpretare l’oggi, nell’incontro dal titolo «Donne di pace in tempo di guerra», che si terrà il 1º aprile, a partire dalle 19, all’Ape Museo di via Farini 32/a. Organizza Zonta Club sezione di Parma, con il patrocinio del Comune, nell’ambito delle iniziative «Rose Day». A raccontare la guerra e a tessere un filo rosso tra le più importanti questioni di politica estera di oggi sarà Francesca Paci, giornalista del quotidiano La Stampa e scrittrice, già corrispondente da Gerusalemme e da Londra, autrice di reportage dall’Ucraina.
L’incontro sarà condotto da Anna Maria Ferrari, vice caporedattrice della Gazzetta di Parma. Interverrà Rossella Canadè, giornalista della Gazzetta di Mantova, autrice di «Fuoco criminale. La ‘ndrangheta nelle terre del Po» e di reportage da Somalia, Ruanda, Iraq, Bosnia, Serbia, Romania e Brasile, esperta di mafie, con particolare riferimento alle infiltrazioni della criminalità organizzata al Nord.
Francesca Paci è attualmente responsabile della cronaca politica della redazione romana de «La Stampa». I suoi reportage da sempre restituiscono voce a chi è stato silenziato: come il racconto dell’ospedale segreto nel parcheggio sotterraneo di un centro commerciale a Leopoli oppure il viaggio fino al villaggio di Starychi, in Ucraina, a 5 chilometri dalla base militare di Yavoriv bombardata dai russi, fino ai reportage sulla protesta delle donne di Teheran dopo la morte di Mahsa. La Paci ha vinto il premio giornalistico internazionale Mario Lucchetta, il Premiolino Giovani, il Premio Colombe d’oro per la pace, il Premio internazionale Maria Grazia Cutuli. Nel 2008 ha ricevuto dal Quirinale l’onorificenza di Commendatore per l’impegno nella comprensione di «culture e tradizioni etnico-religiose diverse». Tra le sue pubblicazioni, «L’Islam sotto casa. L’integrazione silenziosa» (Marsilio, 2004), «Il sonno della ragione» (Marsilio, 2004), «Islam e violenza. Parlano i musulmani italiani» (Laterza, 2006), «Dove muoiono i cristiani. Dall’Egitto all’Indonesia, viaggio nei luoghi in cui il cristianesimo è una minoranza perseguitata» (Mondadori, 2011), «Se chiudo gli occhi muoio» (Edizioni La Stampa, 2015), «Un amore ad Auschwitz» (Utet, 2016).

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