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Parma -

Sabato 06 Settembre 2025


Silenti: la mostra fotografica di Rita Rozzi, a cura di Alessandra Azzolini

Silenti: la mostra fotografica di Rita Rozzi, a cura di Alessandra Azzolini

FOTOGRAFIA ANALOGICA silenti: la mostra fotografica di Rita Rozzi a cura di Alessandra Azzolini L'iniziativa è promossa da Itanalogicfriends con il sostegno della Casa delle Donne di Parma ed è ospitata a Food in Chiostri, spazio all'interno del Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, a Reggio Emilia, dal 26 aprile al 9 giugno, all'interno del circuito OFF di Fotografia Europea 2024. Inaugurazione domenica 28 aprile, alle 10.30

REGGIO EMILIA (25 APRILE 2023) - "GO alberi antichi sono i nostri genitori, e forse i genitori dei nostri genitori. Se si vuole conoscere i segreti della Natura, bisogna praticare più umanità...". La mostra prende le mosse dalle riflessioni generali dell'artista sulla natura, ispirate dalla citazione di Henry David Thoreau e dall'urgenza della questione ecologica in epoca contemporanea. silenti è il titolo della mostra di Rita Rozzi, a cura di Alessandra Azzolini, promossa da .analogicfriends, con il sostegno della Casa delle Donne di Parma, e tratta il tema natura e fotografia analogica, con la sensibilità pittorica che è propria dell'autrice. Il progetto è presentato in occasione della XIX Edizione di Fotografia Europea 2024, dal titolo La natura ama nascondersi, nel circuito OFF, dal 26 aprile al 9 giugno, a Food in Chiostri, spazio all'interno del Laboratorio Aperto dei Chiostri di San Pietro, in via Emilia San Pietro, 44c, a Reggio Emilia, gestito da Pause-Atelier dei Sapori, un'impresa di Fondazione Reggio Children. L'esposizione è aperta tutti i giorni, dalle 9.30 alle 19.30 (escluso il luned), a ingresso gratuito. Come lascia immaginare il titolo, l'artista si pone in ascolto della voce inudibile della natura, come lei stessa l'ha definita. L'intento è affinare l'ascolto dei meccanismi intimi del pensiero per avvicinarsi al mondo naturale con più umanità La poetica che insegue è quella di dar simbolicamente voce a una natura sofferente. Lirica, salvifica e solo in apparenza silente. Ne scaturisce una sinestesià mostrare un suono per mezzo del visibile, analogicamente alterato. Il rumore, in ambito fotografico, definisce la presenza di sgranatura o sporcature della definizione dell'immagine: tale effetto è volutamente ricercato dall'artista attraverso l'uso di pellicole scadute, per mostrare l'invocazione, la ferita, la metamorfosi. Un silenzio assordante. "Le pellicole scadute, alterandosi, modificano la loro sensibilità alla luce, senza poter esattamente prevedere in che modo restituiranno la porzione di realtà nell'istante dello scatto. Aprendosi a queste possibilità, lo sgretolarsi dell'immagine, il colore virato e le sfocature sembrano andare nella direzione 'informale', se si può dire della fotografia. Il primo scatto silenti I di ricordo pittorico è un omaggio alle Ninfee di Claude Monet, un sopravvivere della natura negli ultimi anni della sua vita, di cui sono garanti gli animali. à 'la rivincita dei pesci rossi', per citare la fotografia di Sandy Skoglund del 1981", afferma la curatrice. La mostra ospita anche una fotografia di Giacomo Rozzi, padre dell'artista e suo primo maestro, che le ha donato la macchina fotografica Nikon F3, con la quale ha realizzato il progetto. L'intento è quello di lasciare una speranza, una continuità tra generazioni, che consegna al futuro un modo di vedere il mondo al di là di ogni nichilismo. "La fotografia analogica ha ancora molto da insegnare, non solo sull'utilizzo delle macchine fotografiche, ma anche sulla resa dell'immagine in fase di stampa, anche in ambito digitale", dice il fotografo Roberto Savio ideatore dell'iniziativa #analogicfriends nata con l'intento di diffondere l'interesse intorno alle macchine fotografiche analogiche e valorizzarne le qualità funzionali ed estetiche. Si ringrazia Tobia Curati Ricci per le cornici.

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