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Giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di droga: incontro stasera a Betania

Dal 1987 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha istituito il 26 giugno di ogni anno come giornata internazionale contro l’abuso e il traffico di droga. Una giornata all’anno per ricordare a tutti i pericoli e i drammi causati dall’uso di droghe.


Per sensibilizzare soprattutto i più giovani su un tema così attuale questa sera nel cortile della Comunità Betania a Marore si terrà un evento promosso dalle tre comunità terapeutiche presenti sul territorio provinciale (Betania, Comunità L’Airone Gruppo CEIS di Vicofertile e Casa di Lodesana di Fidenza) insieme al Servizio per le Dipendenze Patologiche e all’Unità di Strada dell’AUSL di Parma. Saranno presenti ospiti e operatori delle comunità, operatori del pubblico e del privato sociale che insieme a chi vorrà partecipare liberamente alla serata potranno cenare insieme, ascoltare riflessioni e contributi ed assistere al concerto degli “Unusual” gruppo giovane di Parma.


“Dopo quasi 40 anni possiamo ritenere sconfitta la minaccia terribile della dipendenza? - questa è la domanda che pone don Luigi Valentini - fondatore e anima della Comunità Betania, e alla quale prova  egli stesso a dare una risposta.
Oggi certo c’è maggiore consapevolezza sugli effetti, ma il mercato delle sostanze micidiali si è fatto sempre più articolato e attraente. Noi non ci arrendiamo nella lotta alla cultura della droga come anche continuiamo ad essere presenti con tante altre realtà nel prestare soccorso a coloro che nella droga hanno perduto e compromesso salute e libertà.
In un periodo fragile e confuso come quello odierno, prosegue don Luigi, i mercati di morte si fanno sempre più raffinati e agguerriti; soltanto un forte impegno educativo e rispettoso della vita può tutelare e sostenere i giovani per un futuro pulito, libero dal fascino maledetto delle droghe”.
“Il tema delle dipendenze - afferma Roberto Berselli - vicepresidente del Consorzio Gruppo CEIS, è più attuale che mai. Oggi gli adolescenti appaiono sfuggenti, chiusi, ma sono in realtà profondamente esposti e vulnerabili. Molti non trovano adulti in grado di offrire uno spazio autentico di ascolto, presenza e riconoscimento. Il disagio giovanile assume forme sempre più estreme: dipendenze,
isolamento, ansia, rabbia. Ma dietro questi segnali c’è spesso un grido silenzioso in attesa di essere accolto. Per questo lanciamo lo slogan Dare ascolto è già cura. Scegliamo la prossimità. Con i ragazzi bisogna stare, bisogna sostare, bisogna avere il tempo di accompagnare le relazioni, perché altrimenti qualunque altro tipo di percorso è sostanzialmente inutile. Non è solo un problema di sostanze, ma di distanza emotiva e relazionale. Per questo oggi è urgente farsi vicini, ricostruire i
legami, tornare a esserci davvero”.
Marco Begarani, presidente della Fondazione Casa di Lodesana, evidenzia come il problema delle dipendenze patologiche da sostanze e comportamenti, è anche uno dei principali sintomi del disagio che attraversa una società in cui mediatori chimici e tecnici rischiano di sostituire le relazioni umane ed il capitale sociale è in declino con una progressiva erosione della comunità. “Per questo - continua Begarani - ritengo più che mai attuale il valore della comunità terapeutica intendendo con ciò
l’importanza di rimettere al centro la comunità come luogo privilegiato della cura e come elemento prioritario di cui prendersi cura”.
Anche il servizio pubblico con il SerDP e l’Unità di Strada sarà presente a ribadire una collaborazione molto forte nella nostra città. Sottolinea Silvia Codeluppi, Direttrice del SerDP di Parma: “Affrontare le dipendenze patologiche in modo efficacie richiede un approccio integrato che tenga insieme prevenzione, cura e riduzione del danno, tre assi che sono in contrasto tra loro ma che rappresentano momenti diversi di un percorso coerente e continuo che mette al centro la persona, attraverso un’idea di cura che è ascolto, presenza, accesso, possibilità e che all’interno di una responsabilità condivisa richiede di proseguire nella costruzione di alleanze tra servizi, istituzioni e società civile”.