Ritirata di russia

Fidenza, è tornata agli eredi la gavetta dell'autiere Mario Gorreri. E' stata custodita e restituita da una famiglia russa

Il soldato italiano che ritornò in Italia l'aveva regalata

Durante una cerimonia al Teatro Magnanì, i parenti del soldato Mario Gorreri, classe 1912, hanno ricevuto la gavetta che il militare regalò a una famiglia di Belgorod, in Russia, oltre 80 anni fa, prima del suo rientro in Italia al termine del secondo conflitto mondiale, al quale aveva partecipato come autista di un reparto automobilistico in forza all’Armata italiana in Russia (Armir).

È stata la famiglia Prokhorov, che per tre generazioni ha custodito gelosamente il cimelio, su cui sono incisi il nome, cognome, data e luogo di nascita, e reparto di appartenenza di Gorreri, a volere la sua restituzione ai legittimi eredi del militare, rivolgendosi, per individuarli, direttamente all’Istituto italiano di cultura di Mosca, che ha poi coinvolto l'Ambasciata italiana a Mosca. L’intervento dell’addetto militare per la Difesa presso l’Ambasciata, ha consentito infine di attivare la procedura e le autorizzazioni necessarie al rientro in Italia della gavetta, in stretta coordinazione con il Comune di Fidenza, l’Associazione nazionale Alpini e l'Associazione nazionale combattenti e reduci.

La cerimonia di consegna della gavetta è stata coordinata dallo stato maggiore dell’Esercito - V reparto affari generali, insieme con il comando militare esercito (Cme) Emilia-Romagna ed ha visto la partecipazione del comandante del Cme, colonnello Francesco Randacio, del sindaco di Fidenza, Andrea Massari, e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma locali.