Fidenza

L'ospedale di Vaio dedica la sala d’attesa del Day hospital oncologico alla dottoressa Elena Chiesa

Un momento di profonda commozione, di condivisione e ricordo all’ospedale di Vaio, dove la sala d’attesa del Day hospital oncologico è stata ufficialmente intitolata alla memoria della dottoressa Elena Chiesa, medico competente dell’Azienda Usl di Parma, prematuramente scomparsa il 12 marzo 2024.

La cerimonia si è tenuta alla presenza delle figlie, Costanza e Giulia, del compagno Massimo, di numerosi colleghi e rappresentanti delle istituzioni locali, in un clima di affetto sincero. La sala d’attesa è stata dotata di nuovi arredi, acquistati grazie alle donazioni di tanti professionisti dell’ospedale di Vaio e più in generale dell’Azienda Usl di Parma, con il contributo della ditta Allodi srl di Parma, che l’Azienda sanitaria desidera ringraziare per la partecipazione. Si tratta di quattro panche da 2, 3, 4 e 5 posti, con schienale e sedili imbottiti di colore rosso. Una scelta non casuale: il rosso richiama la passione che la dottoressa Chiesa ha sempre messo nel suo lavoro, ma anche energia, forza e vitalità, tratti che l’hanno contraddistinta nel percorso professionale e umano.

“Questa intitolazione – ha dichiarato Silvia Orzi, direttore del distretto di Fidenza – è un gesto di grande valore simbolico e umano. Ricordare la collega Elena Chiesa in un luogo di cura significa affermare che la memoria, l’attenzione alle persone e la qualità degli spazi sono parte integrante del nostro modo di intendere la sanità pubblica”.

“È un segno concreto di umanizzazione delle cure e anche un segno duraturo di gratitudine e ricordo, perché la passione di Elena Chiesa continui a essere presente” ha aggiunto Francesca Spagnoli, direttore del presidio ospedaliero aziendale.

Anche Efrem Conversi, direttore dell’unità operativa interaziendale di Cure palliative, ha sottolineato il significato dell’iniziativa “Fin dai tempi dei nostri studi universitari, Elena è stata una amica vera, brillante, intelligente, solare. La nostra amicizia è cresciuta nel tempo ed è continuata anche qui in Azienda, dove la nostra collaborazione non è mai venuta meno. La sala d’attesa è il primo spazio che accoglie chi affronta un percorso oncologico. Renderla più confortevole e intitolarla ad Elena Chiesa significa unire memoria e cura, professionalità e umanità. Per me personalmente, significa dare continuità al nostro rapporto di amicizia e lavoro.”

Quando la malattia l’ha portata via, Elena Chiesa non aveva ancora compiuto 66 anni. Laureata in Medicina e specializzata in Medicina del lavoro, ha trascorso gran parte della sua vita professionale a Parma, la sua città, dove ha sempre vissuto ed è stata a lungo alle dipendenze dell’Azienda Usl come medico competente. Una vita intensa, spesa tra il lavoro, gli affetti familiari e una rete di amicizie profonde e sincere.