carabinieri di Fidenza
Individuati e denunciati gli altri due membri della "banda" dei furti di lusso
Un 45enne, una 25enne ed un 41enne con una borsa schermata avevano rubato capi di abbigliamento e profumi per oltre 2.000 euro da un negozio di un centro commerciale di Fidenza. Merce recuperata e restituita al legittimo proprietario, con il 41enne all’epoca finito in manette. I carabinieri di Fidenza hanno denunciato il 45enne e la 25enne di origini sud americane che, dopo le indagini, sarebbero i presunti responsabili del furto a marzo. Ad accorgersi dell'azione dei tre erano stati gli addetti alla sicurezza del polo commerciale borghigiano che avevano notato, attraverso le telecamere di sorveglianza, la presenza di un uomo che si muoveva con fare sospetto: fissava le vetrine dall'esterno dei negozi, scrutandone l'interno, con particolare attenzione ai movimenti dei dipendenti, rivolgendo soprattutto le sue attenzioni a quei negozi con brand “famosi”. Approfittando della nutrita presenza di clienti l'uomo è entrato in un negozio di abbigliamento e ne è uscito dopo pochi minuti con una busta gonfia. A questo punto gli addetti alla sicurezza erano intervenuti per effettuare un controllo allertando anche i carabinieri. L'uomo è stato subito fermato e, durante il controllo, sono spuntati “9 polo, 5 t-shirt, 2 camicie e 6 profumi” con ancora attaccato il dispositivo antitaccheggio. Approfondendo il controllo, visto che la barriera antitaccheggio non era entrata in funzione, è emerso che la borsa era stata schermata con delle contro pareti di fogli di alluminio. L'uomo è stato arrestato. Ma le indagini dei carabinieri di Fidenza non si sono fermate qui. Dalle immagini è emersa la presenza sulla scena di altre due persone, un uomo ed una donna che hanno partecipato attivamente al furto, per poi allontanarsi poco prima dell’intervento dei carabinieri. Sempre dalle immagini di videosorveglianza è stato possibile individuare il veicolo (e la targa) utilizzato da queste due persone per allontanarsi. Auto, come ormai accade spesso, intestata a una società di noleggio, segnalata in una vasta zona del nord Italia. Attraverso ulteriori indagini e grazie al sistema di riconoscimento facciale, i carabinieri di Fidenza sono riusciti ad identificare i due presunti responsabili e a denunciarli, entrambi già gravati da numerose vicende di polizia per reati specifici.
È doveroso osservare che gli odierni indagati sono allo stato solo indiziati di delitto, seppur gravemente, e che la loro posizione verrà vagliata dall'Autorità Giudiziaria nel corso dell'intero iter processuale e definita solo a seguito dell'eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.