FONTANELLATO

Cri, dimissioni a raffica. Arriva il commissario

Chiara De Carli

Per ora garantiti tutti i servizi. Fra 6 mesi si vota

Fontanellato Si è dimesso il consiglio direttivo della Croce Rossa. Il cambiamento è rilevante, ma per ora non avrà ripercussioni sulle attività di soccorso e i trasporti ordinari, visto che tutti i volontari hanno garantito il loro impegno.
Eletto nel marzo 2020, fin dall’insediamento il consiglio e tutti i volontari hanno dovuto fare i conti con la pandemia, intensificando il lavoro e aggiungendo alle attività «istituzionali» anche numerose iniziative a supporto della popolazione, come la distribuzione delle mascherine e la spesa a domicilio. E proprio alla fine, quando sembra di vedere la conclusione dell’emergenza, la «stanchezza» accumulata si è fatta a sentire e ha portato i consiglieri, e di conseguenza il presidente Salvatore Di Gregorio, a lasciare l’incarico.

Per i prossimi sei mesi, la Cri di Fontanellato sarà gestita da un commissario - individuato nel Delegato Tecnico Area 1 Mario Gagliotta - poi si terranno le elezioni del nuovo consiglio direttivo.
Ma per ripartire la Croce Rossa ha bisogno di tutti. «In questi ultimi anni molti volontari hanno dovuto lasciare per raggiunti limiti di età: bisogna quindi puntare ancora di più sui giovani – dice il commissario Gagliotta -. Durante la pandemia abbiamo visto che molti di loro si sono resi disponibili per aiutarci nelle attività a supporto della popolazione e vorremmo che tornassero a far parte della “famiglia” della Croce Rossa mettendo a disposizione della comunità un po’ del loro tempo libero».
Non è indispensabile svolgere il servizio in ambulanza: sono tante le mansioni in cui, tutti, possono dare un contributo concreto, dal centralino ai trasporti ordinari, fino alla gestione delle prenotazioni per le iniziative sanitarie organizzate dal Comitato.

«Noi chiediamo ai fontanellatesi di iscriversi ai prossimi corsi e di entrare nella Croce Rossa, senza permettere che l’indifferenza ed il “tanto ci sono già loro” prevalgano. Oggi, è in pericolo la prosecuzione di attività essenziali che possono riguardare ciascuno di noi o i nostri familiari, come il soccorso d’emergenza, il trasporto per visite agli ospedali di Fidenza e di Parma, la guardia medica, il trasporto dei dializzati, il telesoccorso agli anziani».
«Siamo ad un bivio - conclude Gagliotta: o le forze del volontariato crescono, o saremo costretti a rinunciare in tutto o in parte a tali servizi».