Siccità
Non piove, il Po è in secca
Il Grande fiume è arrivato a toccare a Cremona la quota di oltre 7 metri sotto lo zero idrometrico.
Temperature torride in tutta la Bassa dove, in questi giorni, nelle ore pomeridiane, la colonnina di mercurio è arrivata a sfiorare i 40 gradi, con afa ad altissimi livelli un po’ in tutta la pianura. Una situazione tipicamente e marcatamente estiva che ha nel Grande fiume uno dei suoi emblemi più evidenti.
Il Po, in questi giorni che portano speditamente al Ferragosto è arrivato a toccare a Cremona (riferimento anche per la Bassa Parmense) la quota di 7 metri e 70 centimetri sotto lo zero idrometrico. Una magra importante, tuttavia ancora distante di svariate decine di centimetri dalle quote record storiche del 2022. A Polesine l’attracco turistico fluviale è circondato dalla sabbia, anziché dall’acqua ed anche diverse imbarcazioni sono ormai "insabbiate". Per quanto riguarda i Grandi Laghi, i volumi invasati si mantengono all'interno di condizioni identificate nella norma (indice standardizzato SVI-Standardized Volume Index calcolato sugli ultimi 30 giorni). Il valore di SWE-Snow Water Equivalent complessivo evidenzia accumuli residuali in diminuzione.
Per quanto concerne le principali sezioni del Po, le portate in riduzione si attestano su valori inferiori alla media, rimanendo comunque in condizioni rientranti nella norma del periodo, considerando l'indice standardizzato SFI-Standardized Flow Index calcolato per gli ultimi 30 giorni. All'ultima data considerata la portata a Pontelagoscuro è di 785 m3/s, valore superiore alla soglia critica relativa al fenomeno dell'intrusione salina, consistente in 450 m3/s. Per i prossimi giorni è previsto un rallentamento nella riduzione dei deflussi caratterizzato anche da temporanei incrementi. In sede di Osservatorio Permanente (che si è riunito il 31 luglio), la severità idrica a scala distrettuale viene rivista in miglioramento rispetto alle ultime settimane, e ritorna quindi a bassa con precipitazioni con l'eccezione del territorio della regione Piemonte in riferimento al quale le recenti precipitazioni non hanno apportato particolari benefici e per il quale, dunque, si individua uno stato di severità idrica media con precipitazioni. Inoltre, continuano ad essere attenzionati il bacino del Brembo, ove si rileva una carenza di risorsa idrica invasata; i bacini Tidone, Trebbia, Arda, Parma, Taro, Santerno, Sillaro, Senio, Lamone, Savio e Marecchia che mostrano una tendenza al peggioramento nella parte di pianura e che potrebbero necessitare, nel caso, dell'individuazione di un diverso livello di severità a scala locale. Nei prossimi giorni il territorio del Distretto idrografico del Fiume Po sarà caratterizzato da una generale stabilità.