Calendario Pirelli 2020, c'è Giulietta in ogni donna

Roversi cerca l’anima pura e innamorata, trasforma calendario in un corto Amore e bellezza sono un’ideale, attraversano le epoche e a loro ci si continua ad aggrappare, soprattutto nei momenti bui per salvarsi o anche solo migliorarsi. Pirelli continua a stupire e nel suo percorso alla scoperta del femminile e con il Calendario Pirelli  2020, per la prima volta affidato a un fotografo italiano Paolo Roversi, va «alla ricerca della Giulietta che esiste in ogni donna». Ha il volto di Claire Foy, Mia Goth, Chris Lee, Indya Moore, Rosalia, Stella Roversi, Yara Shahidi, Kristen Stewart ed Emma Watson, le protagoniste della 47esima edizione di The Cal. 
Oltre al tradizionale Calendario, Roversi ha realizzato anche un cortometraggio di 18 minuti in cui interpreta se stesso nel ruolo di un regista impegnato in una serie di audizioni per scoprire la Giulietta ideale: le protagoniste sono ritratte al loro arrivo sul set, senza trucco nè abiti di scena. Vengono riprese mentre dialogano con Roversi del progetto per il quale sperano di essere selezionate, raccontando le proprie esperienze e la loro idea di Giulietta. Poi vestono i costumi disegnati per 
trasformarle nelle interpreti del dramma shakespeariano. L'effetto è quello di una storia dove realtà e finzione si confondono e i confini, come alcune immagini, perdono nitidezza. 
«Ero alla ricerca di un’anima pura, colma di innocenza, forza, bellezza, tenerezza e coraggio. Ne ho trovato barlumi negli occhi, nei gesti e nelle parole di Emma e Yara, Indya e Mia. Nei sorrisi e nelle lacrime di Kristen e Claire. Nelle voci 
e nei canti di Chris e Rosalia. E in Stella (sua figlia, ndr) l'innocenza. Perchè c'è una Giulietta in ogni donna e non smetterò mai di cercarla», spiega Roversi.

La prima volta di un italiano

Paolo Roversi è il primo italiano, dopo 47 edizioni, a firmare il Calendario Pirelli, iconica rappresentazione della donna. " Volevo un concept legato alla bellezza e all’amore. Un concept molto semplice e molto forte. E amore e bellezza sono elementi della mia ricerca da molti anni. E volevo, come primo fotografo italiano di un progetto di un’azienda italiana, una storia legata all’Italia» spiega il fotografo, nato a Ravenna, fotografo e fotoreporter che dagli anni 70 però vive a Parigi. 
E così nasce 'Looking for Juliet', la ricerca di un ideale, di un sogno. «Attraversa le epoche. E’ l’ideale di una donna che simbolizza la femminilità, la dolcezza dell’amore e le qualità di una donna che unisce fragilità e forza, timidezza e ribellione. Giulietta è tutto questo. La tragedia di cui è protagonista ben rappresenta quel labile confine che esiste tra sogno e realtà, tra una lacrima e un sorriso, tra la felicità e il dolore, tra bene e male; sono sempre stato affascinato da questo confine così labile, quasi un’ambiguità. Tutta la mia fotografia corre su questo esile filo e forse la bellezza che cerco, il mistero che tento di svelare, è proprio il filo stesso» spiega Roversi. 
In questa storia, raccontata non solo dagli scatti del Calendario ma in un vero e proprio cortometraggio, Romeo appare per sottrazione. «Se non ci fosse Romeo, non esisterebbe nemmeno Giulietta. E quando si uniscono insieme diventano l’amore» dice il fotografo. Giulietta invece resta un mistero: «Sono ancora alla ricerca di Giulietta e penso la cercherò sempre, perchè in fondo Giulietta è un sogno e non diventerà mai realtà. E’ questo il suo fascino, la sua bellezza, il suo mistero. Spero comunque che le mie Giuliette faranno sognare».