Lo chef Marini su Forbes

Sandro Piovani

Si fa presto a dire «Parma capitale della food valley, dell'arte e della cultura» sperando poi che il turista o il forestiero capitino da noi per «grazia ricevuta»: bisogna essere al passo con i tempi, offrire comodità e tipicità di alto livello. Insomma tutto quello che si si sintetizza nella parola «ospitalità». E non solo dal punto di vista enogastronomico. Lo testimonia un recente articolo di «Forbes» che ha girato in lungo e in largo l'Emilia Romagna alla ricerca della migliore ospitalità, non solo per i turisti, ma anche e soprattutto per i lavoratori. Alla ricerca della connessione migliore (che non deve essere perduta). Va ricordato che «Forbes» è una delle più importanti riviste di economia, pubblicata ogni deu settimane. Nelle sue pagine, anche online, si trovano articoli che parlano di finanza, industria, investimenti e marketing. «Forbes» ha una diffusione mondiale  (c'è anche Forbes Italia,) e questo fa capire l'importanza della testata. Forbes e Parma


E proprio nella sua versione online potete trovare un ampio reportage sull'Emilia Romagna «digitale», con consigli di siti da visitare, locali in cui alloggiare e cibi da assaggiare assolutamente. E Parma c'è. Anzi ci sono Compiano e il Cielo di Strela: il castello per l'arte e l'agriturismo dello chef Mario Marini per i suoi piatti e l'accoglienza. «Lo chef Mario Marini produce e cucina cibi che fondono la tradizione ligure e parmigiana - si legge nell'articolo-. Assaggio la pancetta e la coppa, entrambi salumi, che fa lui stesso in fattoria. I ravioli sono ripieni di patate coltivate in loco e conditi con pesto di basilico dell'orto. Marini si diletta anche in piatti storici passati di moda. Il suo vitello tonnato, un piatto popolare di fette di vitello fredde in salsa di tonno e maionese, utilizza invece fette di maiale arrosto per proporre la carne più utilizzata nel passato. Mi colpisce che l'alloggio ecosostenibile di Marini rappresenterebbe anche un produttivo ritiro di lavoro a distanza».


Sin qui Forbes, poi ecco il primo commento, positivamente sorpreso, dello chef Mario Marini. Che si trasforma in un ambasciatore del territorio. «Credo che sia da sottolineare soprattutto come un inviato di una prestigiosa rivista americana ritenga accogliente la nostra terra. Una porzione di territorio dove si può vivere serenamente seguendo i ritmi della natura. Un territorio incontaminato dove si può vivere in armonia anche con il lavoro a distanza». Vero. E con i piatti, i prodotti e le proposte del Cielo di Strela è tutto più facile. Parola di Forbes.