Tempranillo Toscana IGT - Vigna le Nicchie 2015 Beconcini

Andrea Grignaffini

Cosa ci fa il Tempranillo, bacca nera più celebre della Spagna, in Toscana? Come tutte le storie di successo, anche questa contempla una dose di pura casualità. Stiamo parlando di Tempranillo iscritto ufficialmente come IGT toscano e vinificato in purezza da vigne prefillosseriche di oltre cent’anni. 
Una storia unica
Nell’azienda Beconcini posta sulla in zona San Miniato, infatti, si iniziò a coltivare un vitigno sconosciuto, nato dalle sementi disperse da un viandante, il vitigno X. Subentrato negli anni ‘90 al padre Pietro, Leonardo Beconcini ha promosso vasti studi per identificarne l’origine e, grazie alla collaborazione con l’Università di Firenze, ha finalmente scoperto che si trattava di Tempranillo, ormai perfettamente acclimatato in quell’angolo di Toscana. Inizia così un lungo e indefesso impegno di studio sul territorio in particolare sui vitigni Sangiovese e Malvasia nera che lo stesso produttore riferisce essere un fedele compagno di viaggio del Sangiovese, appunto, ma soprattutto un impegno totale sul Tempranillo scoprendo la sua elevata vocazione enoica in quel di San Miniato. 
Il tempranillo Toscana
Ed ecco che la Pietro Beconcini Agricola diventa la prima azienda di riferimento di questo seppur antico ma nuovo vitigno utilizzato per la produzione in territorio Toscano di Tempranillo. «Il terroir di San Miniato determina una forte personalità nei vini, ma non devono piacere a tutti» spiega Leonardo. E in effetti la verticale di questo vino, dove le nicchie sono le conchiglie fossili che arricchiscono i terreni su cui si eleva, rivela note decisamente «di carattere». 
Ecco il 2015
L’ultimo nato, il 2015, come da previsioni è quasi piccante in bocca, con un tannino vigoroso che pervade il palato ma poi si risolve in una pulizia perfetta. Sapido, prevalentemente fruttato, ancora non sprigiona tutte le note tipiche dei suoi fratelli maggiori, ma già è arricchito da un esordiente sentore speziato che ingentilisce il sorso.