IL VINO
Monte del Frà Custoza Sup. Ca’ del Magro 2020: tocchi floreali e tanta frutta gialla
Nella zona di Pacengo e Peschiera già ai tempi del palafitticolo furono rinvenuti vinaccioli di Vitis Silvestris, ma le prime testimonianze della coltivazione della vite le ritroviamo all’epoca romana. Sarà nel periodo medievale il ritrovamento di documentazioni specifiche sulla coltivazione della vite nell’area compresa tra Sommacampagna e Pastrengo. Ma occorrerà arrivare al 1800 per constatare l’incremento di una produzione vinicola specifica identificata con il nome di Custoza. Nel 1939 inizia uno studio condotto dalla Stazione Sperimentale di Viticoltura ed Enologia di Conegliano che indica le zone vinicole migliori della provincia di Verona tra le quali abbiamo la Sona-Custoza. Arriviamo così all’8 Febbraio 1971 con l’approvazione di un Decreto Presidenziale sulla Doc Bianco di Custoza con Denominazione d’origine di vini bianchi in Italia. Nel 2005 venne pubblicata la nuova menzione Custoza che permette agli appassionati di seguire la Strada del vino Custoza DOC coinvolgendo tutto il comparto agricolo della zona.
Nel 1958 la famiglia Bonomo affitta alcuni poderi in una delle zone più affascinanti che fanno da sfondo al Lago di Garda, sponda veronese, una terra in parte forgiata dai ghiacciai, ricca di minerali e con un clima mediterraneo ad hoc per la viticoltura. Dalla metà del Novecento di proprietà della famiglia Bonomo che ha contribuito a estenderli a ben 137 ettari vitati.
Oggi la proprietà è arrivata alla terza generazione tenendo sempre presente la fedeltà al territorio e la visione di un domani sempre in divenire.
Il Custoza Superiore Ca’ del Magro (Garganega, Trebbianello, Cortese e Incrocio Manzoni) al naso si appalesa in un mix di fiori di campo che si intrecciano con una macedonia da frutta gialla polputa. La bocca è coerente e immediata con una bella corsa e un finale composto.
SENTORI - floreali, fruttati
ABBINAMENTI - cucina vegetariana, pesce
VOTO 84/100
PREZZO IN ENOTECA 11euro