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Parma -

Sabato 06 Settembre 2025


IL RISTORANTE

"Aero Trattoria Ronzoni" vola alto con i suoi dolci golosi e irresistibili

«Aero Trattoria» perché ora è proprio adiacente all'aeroporto

Aero Trattoria Ronzoni vola alto con i suoi dolci golosi e irresistibili

Ha cambiato sede la Trattoria Ronzoni, ora «Aero trattoria» per la vicinanza all’aeroporto, ma non le sue sane abitudini. A cominciare dall’accoglienza fatta di discrezione e buone maniere, agli ambienti di dissimulata eleganza, dalla cucina di tradizione interpretata secondo la sensibilità e la cultura moderna del cuoco, ai dolci sempre di ottimo livello. La sala bianca e azzurra è molto luminosa, gli arredi piacevolmente vintage come se si fosse in un tinello anni ‘60, la credenza coi vetri scorrevoli, i tavoli in formica di differenti colori, modellini di aerei appesi al soffitto, una grande elica di legno. L’antica trattoria, aperta dal 1938, si rinnova così e Roberto Ronzoni, che credeva di poter tirare i remi in barca, trova nuovo entusiasmo con l’aiuto decisivo delle figlie.

La cucina, i piatti

Menu leggermente ridotto rispetto a prima, alcuni piatti sempre presenti, molta attenzione ai prodotti di stagione, il carosello dei dolci ricco e irresistibile - e sarà bene ricordarsene per arrivare a poterlo gustare appieno. Piccola carta dei vini che raccoglie etichette dalle regioni italiane e la curiosità di bere il «Rosso Ronzoni» di un loro lontano parente che in terre reggiane fa un buon lambrusco. Arriva in tavola come benvenuto della cucina un piattino di carciofi fritti (a spicchi, con panatura appena spessa, leggera, asciutti) e ci si accorge così che ora è la stagione di quest’ortaggio spinoso e che il cuoco ha predisposto per il giovedì e il venerdì un menu dedicato. E allora, per antipasto, carciofi spinosi, più saporiti delle mammole, alla Giudia con mentuccia: le foglie esterne croccanti, il cuore morbido, asciutti, fritti benissimo; lo sformatino sempre ai carciofi è coi pinoli e una calibratissima salsa al Parmigiano e uova. Anche un’insalata con mele e grani di melagrana; i salumi del territorio; il flan al Parmigiano. Ai primi ravioli o risotto ai carciofi, spaghetti alla carbonara con carciofi, gnocchi di patate fondenti carciofi e basilico. Il savarin al riso è in realtà una cupola di risotto alla parmigiana, ricoperto di prosciutto, crema di Parmigiano, le polpettine fritte: ghiotto e ricco, sarebbe perfetto con la lingua salmistrata. E tortelli di erbetta, di zucca, anolini, tagliatelle al ragù di salsiccia. La Duchessa di Parma con carciofi trifolati è fatta nel petto di pollo ripieno di Parmigiano e prosciutto con salsa al Madeira; l’ossobuco di vitello con verdure è un tenerissimo classico del locale accompagnato da risotto o polenta e in questi giorni da un carciofo alla Giudia. E polpette coi piselli, tagliata, guancialini coi funghi.

Per finire

Dolci classici proposti secondo una personalissima lettura che riesce ad alleggerire, per quanto possibile, nel segno del gusto e del piacere gustativo ed alza il voto complessivo della recensione. Ricette e suggestioni antiche riprese, mischiate, fatte nuove. Il meglio è il semifreddo ungherese dove al cioccolato si accoppia la crema allo zabaione che alleggerisce e dà spirito, mentre mandorle tostate lo ricoprono; il semifreddo all’amaretto col liquore Strega è leggerissimo, quasi spumoso; la bomba bavarese con cioccolato fondente, Cognac, ciliegie sotto spirito, ha la spiegazione nel nome. Ancora: torta gelato col croccante, triplo cioccolato, zuppa inglese... Prezzi: coperto 2 euro; antipasti 11-12; primi 10-16; secondi 13-18; dolci 6-7. Ingresso, bagni, parcheggio comodi.

Non mancate

I dolci.

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