La tradizione si è ripetuta anche quest'anno

La presa della bottiglia all'Hostaria da Ivan

Sandro Piovani

Una festa unica nata da un'idea di Mario Pojer

Si parte da un'idea di Mario Pojer (cantina Pojer e Sandri). Lui, che di mestiere fa il vinaiolo «resistente», nel senso che produce il suo vino «piwi», tutto si fa in vigna, niente chimica. E, dicevamo, lui che fa il vinaiolo resistente ha avuto questa idea della «presa della bottiglia», naturalmente mentre in Francia si festeggia la «presa della Bastiglia» (il 14 luglio). E Barbara Aimi e Ivan Albertelli sono, tradizionalmente, i primi «complici» di Mario, perché nella loro Hostaria a Fontanelle di consuma ormai un rito tradizionale: da tutta Italia convergono i maggiori produttori e distributori di vini ma anche di salumi e formaggi e la «presa della bottiglia» è servita.


Si parte nell'accogliente giardino dell'Hostaria, un paio di dehors ad allargare l'ombra e via, si parte con la tradizione: la brava Barbara, con i suoi collaboratori in cucina, non si ferma un minuto: la focaccia con il culatello e la spalla cotta, la polenta fritta, il tosone avvolto nella pancetta, i formaggi.

E tante «prese della bottiglia», per tutti i gusti: per citarne alcuni si andava da Villa Rinaldi allo champagne De Vilmont (Serena Wine) per arrivare al «super estivo» Zero Infinito (di Pojer e Sandri) poi Marchesi di Montalto (oltrepo pavese), i vini delle cantine Cavicchioli, lo champagne di Margherit Guyot, lo champagne Charles Collin distribuito da Mineralbirra, lo champagne Marguerite Guyot, l'azienda Dante Rivetti , l'azienda agricola Bellanotte, l'azienda agricola Varaschin, le aziende Colletto e Gralo e ne dimentichiamo sicuramente qualcuna.

E i salumi Bettella per la salumoterapia.
Nel piatto Barbara Aimi ha proposto un orzotto «estivo» delicato e leggero come tutte le sue preparazioni e un più robusto gran finale con le costine di maiale al forno, altro grande classico dell’estate nella Bassa. Per chiudere un sigaro degli amici del Toscano, anche loro ospiti della giornata. Questa è la presa della bottiglia che ormai è diventata un appuntamento tradizionale. L'appuntamento dove la buona cucina, i buoni prodotti e il buon vino parlano la stessa lingua. Nel segno dell'accoglienza.