GUSTO

Al ristorante o in casa, tra tradizione e pesce... E cenone sia

Sandro Piovani

Ci siamo. Il conto alla rovescia è già iniziato, lo scandiscono i preparativi per il cenone di fine anno. Che, per salutare l'arrivo del 2024, sembra essere tornato di gran moda. In casa, per le iniziative private oppure per chi decide di andare nei locali, i coppia o in compagnia. Ecco dunque che, abitazioni o ristoranti che siano, la prima scelta rigiuarda il menu. Carne o pesce? Beh, vista la festività unica verrebbe da dire entrambi anche se alla fine sono veramente pochi i locali che propongono un menu di questo tipo e ancora più difficile che accada in una abitazione privata. E allora ecco che, un po' a caso un po' perché attratti da alcuni menu, proviamo ad entrare in alcuni ristoranti di città e di provincia per capire cosa stanno preparando per i loro clienti.
Le stelle brillano alte
Partendo dai due ristoranti stellati di Parma. All'Inkiostro il menu è ampio e naturalmente prevede appunto portate di carne e di pesce e non solo. Lo chef Salvatore Morello ha preparato un piccolo cammino verso il 2024 portate che hanno come protagonista il la trota o ancora il caviale per arrivare a un risotto al limone nero o ancora i bottoni con cinta senese per arrivare all'astice blu o al capriolo e virare poi sulla freschezza dell'ananas con lo yuzu o alla tradizione della Duchessa di Parma e alla piccola pasticceria. Naturalmente se volete avere la descrizione dettagliata del menu non resta che visitare il sito del ristorante di via San Leonardo, che prevede anche un servizio alla carta. Andando a Polesine, l'Antica Corte Pallavicina, l'altro locale stellato di Parma, proprone un menu legato al territorio che prevede comunque anche la parte ittica. Dall'uovo poché ai ravioletti con bottarga di culatello, per arrivare alla zuppa golosasino allo storione dorato e al lombetto di cervo per arrivare, con i dolci, al brindisi finale. Anche in questo caso vale il consiglio di consultare il sito per capire bene come lo chef Massimo Spigaroli e la sua brigata stiano per affrontare la festa di fine anno.
A zonzo per Parma
Marco Parizzi, nel suo menu di Capodanno, lega la tradizione ad alcuni piatti della sua storia personale, così, dopo riso soffiato e salmone e yogurt, ci si tuffa in un vero viaggio nella storia di questo storico ristorante. Dagli antipasti di gamberi rossi ed anche di quaglia, si arrfiva ai tortellini di astice e agli gnocchi di zafferano e ragu d'anatra ed ancora il branzino con il cavolo rosso e il cotechino con la crema di cavolfiore per chiudure con un cremino al cioccolato. Sul sito del ristorante tutti i dettagli. Per chi volesse vivere le emozioni della piazza, ecco che O'Bistrot propone un menu soprattutto «carnivoro» (ma non solo) che parte con un carpaccio di filetto di manzo, una polentina al tartufo, i cappellacci alla ricotta, le crespelle al ragu di maiale poi un arrosto di manzo ai porcini per chiudere con panettone e il tutto accompagnato da champagne. E anche qui, consultate il sito. Restando in città ecco Brisla, brigata giovane che propone una serata a tutto gusto con tra ostriche e millefoglie di patate con frisona e caviale, le capesante con i carciofi e il cardamomo, il filetto alla Rossini, la pera Nobile con zafferano e ricotta e il cotechino con le lenticchie. Più giovane la serata al Bread (presso il Cubo) tra tarytare di ricciola e di fassona, polpettine e salsa verde, e poi un menu di terra (con tortellini d'anatra e faraona in salsa d'arancia) ed uno di mare (tagliatelle di seppia con calamaro e capesante e ombrina in guazzetto) a scelta. E gran finale con dj set e cocktail bar. Per chiudere questa passeggiata in città arriviamo sino a Gaione dove, agli Antichi Sapori, nel segno distintivo di una qualità che «vale» per tutto l'anno, lo chef Davide Censi propone il menu alla carta, con l'idea che il locale diventi una grande casa con una grande famiglia.

Queste sono solo alcune delle offerte che potrete trovare in città. Poi c'è la provincia (interessanti i menu dell'Antica Rocca a San Quirico o il menu alla carta della trattoria Rossini a Cozzano giusto per citarne un paio). Per i ritardatari dell'ultima ora non resta che affidarsi alla ricerca: a Parma qualcosa da fare si trova sempre. Tra buona cucina e divertimento. All'anno prossimo.