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W i Mocktail, ovvero i cocktail analcolici: profumi e gusti inaspettati

Sandro Piovani

Abbiamo chiesto a due esperti di mixology alcuni cocktail a zero alcol: Alice Camellini (Palazzo Utini) e Andrea Boschi (Gustincanto) ci hanno stupito

Bere poco ma bene: questo l'appello ribadito spesso da queste pagine. Naturalmente quando si parlava di vino o birra o superalcolici o cocktail. Ma oggi potremmo cambiare il nostro invito in «bere bene e molto si può». Riferito ai «Mocktail», ovvero ai «finti cocktail» come li chiamano in Inghilterra, una delle patrie della mixology. Perché finiti? Vero è che sono ad alcol 0, perfetti per chi deve guidare l'auto, soprattutto se neopatentati. A dire il vero nulla è cambiato nelle regole di fatto ma certamente le strette di questo ultimo periodo hannbo alzato il livello di attenzione. Così ci siamo recati da due dei migliori bartender della nostra provincia e ci siamo fatti preparare alcuni «mocktail» non tanto (o almeno non solo) pensando all'alcol 0 ma anche e soprattutto nel nome della qualità.

Alice Camellini (Palazzo Utini)
A piano terra di questo storico palazzo, ora Palazzo Utini, c'è il regno di Alice Camellini, che ha preparato due mocktail quasi futuribili, al limite dell'abbinata mixology e wellness. «Superficialmente un mocktail potrebbe apparire come un normale cocktail. Invece ha preso determinate strade, non analcolico perché ricorda quei miscugli di frutta fatti sino a qualche anno fa. Con mocktail si parla di una versione analcolico di tutto quello che è alcolico. Fondamentale è l'equilibrio e il bilanciamento». Ecco dunque i due mocktail creati da Alice Camellini. Tra variazioni di colore e materie prime che hanno proprietà antiossidanti. Veri mocktail.

Andrea Boschi (Gustincanto)
Nella affollata sala di Gustincanto Andrea Boschi da un po' di tempo prepara i suoi mocktail, ovvero i coktail storici rivisitati. In degustazione un plauso perché i profumi e il sorso sono assolutamente avvolgenti ed appaganti, con quell'equilibrio che è primo requisito. «Certo, gli aromi e il gusto sono diversi, bisogna abituarsi. Ed anche per noi che li facciamo è come entrare in un mondo nuovo. Da affrontare e da creare. Per questo abbiamo inserito una grande gamma di ingredienti «zero» così il prodotto finale è molto buono. Partendo dall'acqua distillata aromatizzata (Memento bianco ndr), floreale e delicata per arrivare alla Botanica con sentori di rosmarino, rosa, elicriso e così via. Sono grandi prodotti perfetti per questi cocktail ad alcol zero. E adesso si iniziano a consumare, dall'aperitivo al digestivo ricordando i grandi classici».

Ricette di Alice Camellini (Palazzo Utini)

Palazzoma
45 ml di bitter analcolico
30 ml oleo saccharum di arancia
20 ml succo limone
Top di pompelmo rosa spremuto, filtrato e soldato
Un twist tra il Paloma e il Garibaldi per un booster di vitamina C

Malve
90 ml di estratto di frutto di bosco infuso al butterfly pea tea
45 ml di aloe vera
22,5 ml mela di mela verde filtrata
15 ml di limone
50 ml Infuso di malve
Un drink ispirato a Parma da cui il nome con il quale Proust chiamava la città e servito in teiera in onore della famiglia Asburgo Lorena con il limone servito a parte che modifica il colore del drink . Ricco di proprietà antiossidanti, vitamine e polifenoli.

Ricette di Andrea Boschi (Gustincanto)

Mojito Tropicale 0
6 ml Memento bianco
1/2 Lime
2 cucchiaini zucchero di canna
Soda e aranciata amara a colmare

Rose May e Clover
6 ml Memento bianco
1 cucchiaino di zucchero
1,5 ml succo di lime
pure di lampone ODK

Aperitivo Gustincanto
6 ml Memento bianco
3 ml purea di mango
1,5 ml succo di lime
soda a colmare