Mangiare in città
Kan Bei, Fusion che passione. L'Oriente rivisitato conquista i palati
C'è una parola, nell'ambito della ristorazione, che fa rima con successo: ed è fusion. Non si spiega altrimenti la fortuna che sta arridendo, al ristorante Kan Bei, sorto sulle ceneri, in senso letterale, di una storica serie di discoteche e poi del night club Bla Bla.
Il vecchio locale è bruciato e da qualche settimana ha aperto questo ristorante, appunto fusion, che si presenta con ambienti molto ampi, curati, che dimostrano anche il grosso investimento fatto per l'apertura.
Lo abbiamo detto: uno sforzo ripagato. In questo primo periodo, nonostante le sale offrano spazio per circa duecento coperti, è difficile trovare posto e spesso si viene rinviati all'ultimo turno, dopo le 21.30.
Il merito, di certo, è dovuto alla novità e anche alla cura per i dettagli (tovaglioli di stoffa, posateria e piatti eleganti) come il grande pianoforte a coda al centro della sala o alla presenza di una sorta di robottino/cameriere che affianca il personale umano che corre e si affanna per smistare i piatti. Che essendo questo un locale con la formula «all you can eat» (ovvero mangi quello che vuoi e paghi sempre la stessa cifra) sono molti.
Il menù è in linea con la tipologia del ristorante che si caratterizza per una scelta molto ampia di «classici» a cui si affiancano proposte meno comprensibili (come improbabili tacos, bruschette e, soprattutto, la torta fritta cinese). Ma anche questo è fusion. In generale, comunque, il livello delle proposte convince anche se, occorre ricordarlo, tutto è ormai standardizzato verso sapori vagamente orientali ma pensati per il pubblico di casa nostra: il riso ha un gusto delicato ma piacevole così come gli spaghetti di soia e gli udon; buone anche la tartare e i dum sum. Meno convincenti fritti e tempura mentre oscilla il livello degli uramaki in alcuni casi un po' slegati nei sapori. Standard il livello di sushi e sashimi. I «secondi» di tipo cinese (citiamo il proverbiale pollo con mandorle) si possono tralasciare.
Per il bere ecco le birre d'importazione (Kirin, Asahi, Tsingtao) e una inusualmente ricca carta dei vini. Il servizio, vorticoso, regge comunque il carico dei tanti coperti.
A cena per il menu si spendono 29 euro più due di coperto escluse bevande e caffè.
Contatti
Via Emilio Lepido- 26/B Parma
tel. 393 4338309
Chiusura
Sempre aperto
Cucina 3/5
Qualità prezzo 4/5