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Parma -

Venerdì 05 Settembre 2025


IL RISTORANTE

Agri Montefiore Carra di Casatico, tanta tradizione, buone materie prime e vino della cantina

Agri Montefiore Carra di Casatico, tanta tradizione, buone materie prime e vino della cantina

Tra le colline e le vigne di Casatico si nascondono alcune delle nostre cantine più conosciute: tra queste quella di Bonfiglio Carra ha un agriturismo, che porta il nome del podere Montefiore, con alcune salette e un grande spazio coperto destinati alla ristorazione. Tavoli con tovaglietta di plastica rigida, tovaglioli di cotone, ambiente raccolto, quadri moderni alle pareti, vetrate e lampade con tralci di vite. Subito il menu da leggersi su QR code e dunque attaccati allo scomodo schermo del telefono -e certo un menu cartaceo, per organizzare meglio il proprio pranzo, sarebbe una cortesia gradita. I vini sono solo quelli della casa con le uve delle vigne circostanti vinificate nella modernissima cantina: lambrusco Maestri e malvasia in diverse tipologie, sauvignon, uvaggi e Eden, interessante proposta di malvasia passita.

La cucina, i piatti
Menu tradizionale, con le consuete proposte di cucina parmigiana, salumi e carni pregiate cotte sulla griglia a legna. Si comincia coi salumi serviti su carta velina appoggiata su un tagliere a forma di tavolozza da pittore e torta fritta dalla pasta tendenzialmente dolce, sottile, che si sfoglia leggera. La lista si apre con la proposta di «cotti d’autore» del salumificio Branchi: ottima cosa, perché da noi si tende sempre a privilegiare i salumi più noti, ma il «prosciutto cotto 60» merita un’attenzione particolare. Salato con siringa nell’arteria femorale, ha colore rosa con sfumature di diversa intensità, carne succosa e morbida, candido dolcissimo grasso, note speziate, delicate ed eleganti. Più intensa e nervosa la spalla cotta, ricca di aromi la culatta arrosto. Buono il prosciutto crudo con trenta mesi di stagionatura, salame di tipo industriale. E ancora: cupoletta di zucca con crema di Parmigiano e aceto balsamico; polenta fritta con Gorgonzola e guanciale; Parmigiano di 30 mesi. Ai primi: anolini in brodo, i tre tortelli (pasta di giusta consistenza, equilibrato e dolce il ripieno di quelli di erbetta; vigoroso per mostarda e amaretti quello di zucca; evanescente quello di patate: per tutti molto burro che resta nel fondo del piatto), i tagliolini con porcini freschi congelati. E’ un ragù leggero, creativo e equilibrato e condisce i tagliolini quello di maiale, prugne secche e pistacchi. E ancora risotto al lambrusco e culatello; tortelli di patate viola con crema di Parmigiano e zafferano. Sulla griglia a legna, carni di razza bavarese: tagliata (succosa e tenera con inutile rucola), costata, Fiorentina; sashi prussiana, Wagyu italico (300g per 37 euro). Altrimenti: spallaccio di maiale al forno (per due persone); straccetti di maiale al rosmarino; lonza al passito di malvasia; fiocco di prosciutto arrosto; punta ripiena di vitello arrotolata al forno, ripieno morbido, più lessata che arrostita, carne tenera senza crosticina, servita a temperatura rovente, molto sugo e patate arrosto.

Per finire
Torte secche della casa, tiramisù e panna cotta, semifreddo al torroncino o al Parmigiano, gelato di casa alla crema, al pistacchio, alla nocciola. I prezzi: coperto 2,50 euro; antipasti 11-17; primi 12-15; secondi 16-20 (carni 6,50-7,50), dolci 7. Menu non esposto, ingresso, bagni, parcheggio comodi.

Non mancate
Cotti d’autore

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