Hai fatto «cilecca»? Quando c'è da preoccuparsi

Antonella Cortese

La sessualità è una parte importante e integrante della vita delle persone. Dalla scoperta di avere un corpo con le pulsioni adolescenziali, alla relazione amorosa che si cementa attraverso il sesso e all’equilibrio che ne consegue. Le sfaccettature sono molteplici e sappiamo quanto sia importante che i rapporti sessuali siano soddisfacenti e gratificanti per se stessi e per il partner. Tuttavia, ci sono casi in cui qualcosa non funziona come dovrebbe, il corpo non risponde al desiderio e ci si sente manchevoli, impotenti e soli. Per quanto riguarda gli uomini, la disfunzione erettile è un problema che affligge circa il 12-15% della popolazione maschile tra i 18 e i 70 anni.

Abbiamo chiesto a Daniel Martens, urologo e andrologo all’Ospedale di Vaio, che cos’è la disfunzione erettile. «Noi urologi intendiamo per disfunzione erettile l’incapacità di mantenere un’erezione peniena adeguata al completamento dell’attività sessuale, o l’inabilità ad ottenere un’erezione valida per una soddisfacente attività sessuale. Anche se la disfunzione erettile potrebbe ridurre la qualità della vita di un uomo, di per sé non è una condizione pericolosa».

Quando è necessario rivolgersi al medico?

«Un episodio occasionale di disfunzione erettile (DE) non è insolito, - spiega Martens - ma gli uomini che non riescono costantemente a raggiungere o mantenere l’erezione dovrebbero sottoporsi a visita specialistica, in quanto la disfunzione erettile potrebbe essere un segnale di un problema di salute grave, come l’aterosclerosi o una malattia neurologica». Quali possono essere le cause?

«La disfunzione erettile si divide in tre tipologie: organica, psicogena (o non organica) e mista. Quella organica comprende patologie a carico delle arterie, che portano il sangue ai corpi cavernosi e ne permettono l’erezione, delle vene, del sistema nervoso, disfunzioni ormonali (iperprolattinemia, ipogonadismo, distiroidismi), post-traumatiche o iatrogene (conseguenti a traumi pelvici o chirurgia pelvica), e secondarie all’utilizzo di farmaci o sostanze (cocaina, metadone, eroina). Per quanto riguarda le cause non organiche consideriamo il grande capitolo delle disfunzioni erettili associate ad una inibizione dell’erezione centrale senza che vi sia un documentabile danno d’organo. Le miste invece sono la compresenza di entrambe le componenti descritte in precedenza».

Quanto conta l’età?

«L’età è sicuramente un fattore sul quale noi specialisti non possiamo intervenire. Con l’aumentare dell’età si ha una fisiologica riduzione della rigidità e della sensibilità associata ad aumento del tempo refrattario tra un’erezione e la successiva. Ci sono però anche fattori di rischio su cui possiamo intervenire: il fumo di sigaretta, il consumo di alcol, l’abuso di sostanze (metadone eroina e cocaina), la presenza di patologie non controllate (diabete scompensato, ipertensione arteriosa, malattie cardiovascolari, coronaropatie, vasculopatie periferiche, disordini epatici), obesità. Uno stile di vita sano e una regolare attività fisica permettono di ridurre il rischio di disfunzioni erettili».

Quali sono i segnali di allarme?

«Ricordo a tutti che un episodio occasionale di disfunzione erettile non è insolito e non è considerato patologico (fattori come stress e stanchezza possono inibire l’erezione), ma gli uomini che non riescono costantemente a raggiungere o mantenere l’erezione dovrebbero rivolgersi al proprio medico per indagare la problematica».