Allarme truffe
Falsi parenti con il Covid: anziani «sotto attacco»
«Nonna, sono all'ospedale con il Covid. Aiutami». È allarme truffe, davvero miserabili, con diverse persone anziane prese di mira al telefono. Numerose ieri sono sono state le segnalazioni alle forze dell'ordine ma anche alla Gazzetta. A chiamare alcuni anziani, residenti in diverse parti della città, che hanno raccontato di essere state contattati al numero fisso da persone, uomini e donne, che si spacciavano per parenti stretti. Una «nuova» odiosa tecnica in cui ci si spaccia per un caro ricoverato all'ospedale per Covid. Poi scatta la richiesta di soldi che, in caso di risposta affermativa da parte della vittima, i malviventi si offrono di passare a prendere. In mancanza di denaro contante, i truffatori «accettano» anche oro e preziosi.
Per fortuna, nessuna delle vittime che hanno segnalato il tentativo, ha abboccato. Anzi, hanno tutte raccontato l'episodio ai familiari e alla polizia di Stato e ai carabinieri.
Tra le telefonate che sfruttano gli affetti più cari per truffare il prossimo, c'è quella della finta nipote che, racconta un'anziana, «diceva di chiamare da Milano (dove, in realtà, la ragazza frequenta l'Università, ndr) spiegandomi di essere in ospedale “intubata” a causa del Covid e che le servivano subito soldi per le cure. In assenza di contante, mi ha detto che potevano andare bene anche oro o gioielli».
L'anziana non ha, però, abboccato rispondendo che avrebbe subito telefonato a suo figlio. La truffatrice, a quel punto, ha desistito.
Un tentativo molto simile a quello accaduto a un'altra anziana con un uomo, dall'accento straniero, che si è spacciato per un conoscente del genero «molto grave all'ospedale a causa del Covid, addirittura in fin di vita». Stessa storia in zona Baganzola. Anche in questo caso, a parlare una falsa parente, «all'ospedale per Covid» e bisognosa di denaro per acquistare i farmaci. La malvivente ha anche cercato di informarsi sulla presenza in casa di oro e gioielli.