Le Guardie dell'Oipa

Trovati 50 cani di razza e cuccioli in un allevamento della Bassa Parmense: un piccolo morto e altri feriti

Mara Varoli

Un cucciolo morto, un altro in fin di vita e altri 50 cani malnutriti e bisognosi di cure.

È la triste scoperta che le guardie zoofile dell'Oipa hanno fatto sabato scorso in un allevamento della Bassa parmense. E ieri c'è stato il sopralluogo con l'Ausl veterinaria, il comando di polizia locale e naturalmente le guardie dell'Oipa.

«Su segnalazione di un cittadino una settimana fa siamo intervenuti in un allevamento non regolarmente registrato di cani di razza - racconta Gianluca Lucchini, coordinatore delle guardie eco zoofile dell'Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali - e la situazione che ci siamo trovati davanti era davvero indegna. Tanti box in cui erano rinchiusi parecchi cani: un vero sovrappopolamento in questi spazi decisamente sporchi. Un cucciolo era stato sbranato da un altro cane e un altro piccolo aveva una grossa ferita al collo, per cui l'abbiamo portato con urgenza dal veterinario e ora si trova in prognosi riservata. Sia gli altri sei cuccioli che tutti gli adulti sono malnutriti e sottopeso. Anche un'altra femmina è rimasta ferita dal morso di un altro cane e il proprietario l'ha subito portata in un ambulatorio per le cure necessarie».

Lucchini ha inviato una richiesta alla polizia locale e all'Ausl veterinaria per un intervento congiunto di controllo sull'allevamento: «Nell'attesa ho subito diviso i box con delle lamiere, perché prima erano divisi solo dalle grate e quindi i cani potevano farsi male a vicenda, così come è successo al cucciolo, che evidentemente per giocare ha messo una zampa dentro alla grata e un altro cane lo ha subito aggredito», ha continuato Lucchini.

E ieri c'è stato il sopralluogo: «Di comune accordo con l'Ausl Veterinaria e la polizia locale è stato disposto il trasferimento di alcuni cani che avevano bisogno di un ricovero più sicuro per garantire il benessere degli animali e per assicurare le cure veterinarie - ha sottolineato Lucchini, che è intervenuto con le altre guardie dell'Oipa Gianluca Zoni e Rino Ramploud -. È stato deciso di portare via le mamme con i cuccioli, che grazie alla cessione del proprietario sono stati trasferiti in una pensione privata. I cani adulti più sofferenti, quelli maggiormente malnutriti, sono stati trasportati al Polo integrato animali d'affezione Lilli e il Vagabondo del Comune di Parma». In campo anche i carabinieri forestali: «Già in passato abbiamo fatto dei controlli in questo allevamento - ha dichiarato il comandante Pier Luigi Fedele - e naturalmente continueremo a farli».

Un'altra brutta storia che ha bisogno subito dell'aiuto di tutti: «Chi volesse aiutare i cani di questo allevamento può farlo adottando uno degli esemplari, sia i cuccioli sia gli adulti - ha concluso Lucchini -. Per adozioni contattare il Nucleo delle guardie zoofile di Oipa».

Anche il Comune di Parma è intervenuto per salvare i cani da questo allevamento: «Saputa la notizia, ho messo subito a disposizione gli uffici della tutela animali - ha concluso il vicesindaco e assessore al Benessere animale del Comune di Parma Lorenzo Lavagetto -. E grazie alla convenzione stipulata con il Comune del paese della Bassa è stato possibile ospitare nel Polo d'affezione della città 10 cani adulti. Mi auguro che episodi di questo tipo non accadano più. Per le adozioni è possibile contattare anche il Comune di Parma».

Mara Varoli