Hi Tech

Indie planet. Storie di volpi, uova, fantasmi e principesse.

Riccardo Anselmi

ENDLING - EXTINCTION IS FOREVER (Handygames, per Pc e console)

È tenero e commovente, ma anche un monito senza appello sulle derive che lo scarso rispetto per la natura trascina con sé. In un domani lugubre e spietato, non esistono più l’incanto di un tramonto o l’aria leggera da respirare a pieni polmoni tra gli alberi di una foresta. Tutto è contaminato e reso ancora più inospitale da rifiuti affioranti qua e là dal terreno. Gli uomini sono costretti a indossare all’aperto perennemente una maschera antigas. Eppure il ciclo della vita prova lo stesso ad andare avanti. Così, nel rifugio della sua tana, una volpe mette al mondo quattro cuccioli, uno dei quali è presto rapito dalla mano di un losco individuo. La mamma volpe non si rassegna e si mette a cercarlo, mentre si occupa anche degli altri tre fratellini, che devono imparare a sopravvivere in un ambiente tanto ostile, pieno di pericoli e dove procacciarsi il cibo, mentre il loro habitat giorno dopo giorno viene devastato dall’impatto di attività produttive contaminanti, si rivela un’impresa quasi impossibile. Lo studio barcellonese Herobeat, con un racconto per immagini empaticamente disegnato, riesce a immergere nella dura quotidianità degli animali, vittime innocenti della crudele avidità umana, comunicando il senso dell’urgenza di invertire la rotta, prima che certi scenari possano diventare realtà. La famigliola della volpe, con i piccoli che vogliono diventare grandi, il cervo, il tasso e gli altri abitanti di un ambiente a tratti ancora ricco di suggestione ci ricordano l’importanza di preservare il futuro per loro, e per noi.

CURSED TO GOLF (Thunderful, per Pc e console)

Sviluppato da Chuhai labs, studio indie dall’anima internazionale che ha trovato casa in Giappone, più precisamente a Kyoto, dove ha sede anche il quartier generale di Nintendo, non a caso l’azienda in cui ha mosso i primi passi il veterano Giles Goddard al quale si deve quest’avventura, Cursed to golf si inserisce nel solco oggi intensamente frequentato dei roguelite sfruttando però un approccio molto originale. Stilisticamente il gioco è un gioiellino e riesce a costruire, grazie a una pixel art da Oscar, in maniera semplice un racconto spassoso, con i toni di una commedia grottesca ambientata nell’oltretomba, dove viene catapultato il golfista protagonista, centrato da un fulmine durante un importante torneo. La partita si sposta quindi in un purgatorio maledetto nel quale si riflettono i vari elementi dello sport, riletto con ironia, ma dimostrando anche una grande passione per la disciplina. Bisogna mandare la pallina in buca con un numero ridotto di colpi attraverso cui superare ogni genere di insidia che si nasconde nel level design sadico e folle dei campi, davvero infernali. In aiuto arrivano speciali abilità da conquistare e usare al momento giusto, secondo logiche che virano dal platforma al puzzle game.

VOYAGE (Ratalaika, per Pc e console)

Immagini - disegnate a mano - eloquenti senza bisogno di parole, accompagnate da una musica evocativa. Enigmatici restano i due personaggi, che su un pianeta alieno cercano la via per tornare a casa, nell’avventura cinematica sviluppata dallo studio svedese Venturous puntando soprattutto sul gusto di esplorare per vedere cosa si nasconda al di là dell’orizzonte. Si può giocare da soli (in duo con l’intelligenza artificiale) o con un amico per un’esperienza in cooperativa, dove i due alter ego digitali si aiutano vicendevolmente per superare ostacoli e affrontare nemici, in un susseguirsi di paesaggi che dispiegano tavolozze vivaci dove spiccano manufatti in rovina, attraverso i quali arrivare agli indizi per capire chi siano i protagonisti e perché siano rimasti gli unici superstiti di una sconosciuta civiltà. Le risposte agli interrogativi che avvolgono il destino dei singoli individui e di un’intera collettività costituiscono però soltanto una parte del divertimento, che in prevalenza si alimenta grazie al tranquillo procedere tra verdi distese o il buio di una caverna, immersi nella bellezza della natura fantasiosamente ricreata dalla software house fondata a Lund dai fratelli André e Johan Steen.

RAILROUTE (Bitrich.info, per computer)

Un altro titolo per gli appassionati di treni, ma stavolta non si tratta di modellini di locomotive e vagoni con cui viaggiare sulle strade ferrate d’Europa, quanto di mettersi ai posti di comando nei panni di un dirigente centrale cui tocca organizzare e smistare il traffico sulle diverse linee, tenendo conto del tipo di binari, della localizzazione degli incroci, della quantità di mezzi in movimento, delle precedenze, delle fermate da programmare calibrando il tempo di sosta con precisione. Un compito piuttosto complesso al quale in Rail route ci si accosta progressivamente, aumentando sempre più il livello di difficoltà man mano che si approfondisce la conoscenza delle meccaniche del gioco, che simulano la gestione della circolazione ferroviaria. Per imparare a destreggiarsi con Rail route. Train dispatcher simulator sviluppato da Bitrich.info, è a disposizione l’espansione Rail route. The story of Jozic, sorta di tutorial nel quale si vestono i panni di un apprendista dirigente centrale con il compito di creare la prima rete ferroviaria di Praga affiancando il misterioso ed esperto Jozic. Uscito in accesso anticipato, Rail route ha già ottenuto il plauso di una platea fedele di fan, concentrati soprattutto in Germania.

JUSTIN WACK AND THE BIG TIME HACK (Warm kitten, per computer)

L’umorismo demenziale riporta subito all’età dell’oro delle avventure grafiche, ma nel punta e clicca dello studio Warm kitten di Stoccolma ci sono anche tanti riferimenti disseminati qua e là come omaggi a un genere che, tra alti e bassi, non ha mai smesso di affascinare schiere di appassionati, ormai in febbrile attesa di “Return to Monkey Island”, a 32 anni dall’uscita del cult di Ron Gilbert. Gli sviluppatori svedesi hanno avuto la felice sorpresa di trovare proprio il programmatore americano che tanto ha contribuito al successo di LucasArt tra i partecipanti, insieme al collega David Fox, del crowdfunding lanciato per realizzare Justin Wack and the big time hack. Il tranquillo protagonista Justin si ritrova in rotta con la fidanzata e, per un disguido in apparenza banale, spedito indietro nel tempo fino alla remota preistoria, mentre un cavernicolo piomba a sostituirlo nel presente, con la necessità di adattarsi e di conoscere, in un crescendo di situazioni esilaranti, un mondo pieno di oggetti ignoti. Justin, d’altra parte, deve vedersela con i selvaggi albori della civiltà. C’è poi Lucy a doversi destreggiare nella realtà paradossale che l’ha comunque coinvolta. Il disegno 2d da cartone animato contribuisce ad assecondare lo spirito spassoso e smitizzante di Justin Wack. Per evitare che, specie i neofiti, possano rimanere bloccati di fronte a un enigma, perdendo così il filo del discorso, gli autori hanno introdotto suggerimenti ad hoc che si possono consultare per giungere presto alla soluzione.

AQUADINE (Ratalaika, per Pc e console)

Il mito delle sirene in una città che assomiglia tanto a Venezia, teatro delle avventure di Aquadine, la visual novel dello studio Softcolors che ha per tema - dall’ambientazione alla tavolozza virata sui toni del blu - l’acqua. Il protagonista, Robin, è conosciuto a scuola come un ragazzo timido e amante della lettura, ma di nascosto ha una personalità completamente diversa, quella di un gondoliere estroverso e ciarliero, Ciel. Dietro la trasformazione c’è il dramma della madre ammalata: il giovane è costretto infatti a dividersi tra lo studio e il lavoro per sostenere le spese mediche. Non è richiesto di compiere particolari scelte, però c’è una linea narrativa principale, completata la quale si possono intraprendere quelle legate a ciascuna delle quattro amiche che crescono con Ciel, alias Robin, sperimentando le insicurezze, i sogni, le passioni, le aspirazioni tipiche della fase adolescenziale della vita. In questo modo si aprono bivi nel racconto. C’è tanto da scoprire nell’affascinante atmosfera di Aquadine, dove si possono incontrare turisti curiosi e creature misteriose. Sbloccando l’ultimo livello, Aquadine memories, verrà svelato l’epilogo per riannodare i fili delle varie storie.

CHENSO CLUB (Curve, per Pc e console)

Le donne salveranno il mondo. È il manifesto di Chenso club, con il suo cast tutto al femminile. Cinque fantastiche eroine da sbloccare strada facendo, superando le sfide di un curioso mashup di pop culture anche videoludica dove finiscono, rigorosamente incorniciati dentro il fascino vintage del 2D, diversi generi, dal brawler al platform, al roguelite. Si salta, ma soprattutto si combatte armati in maniera stravagante, lungo livelli che di volta in volta sono variazioni sul tema dei rispettivi mondi, in cui ci si avventura ricominciando daccapo più forti dopo gli errori, a caccia del vero finale, che mette in fila tutte le tessere di un puzzle nel quale si nasconde qualcosa di più dell’invasione aliena che fa da incipit al gioco, offrendo attimi di graziosa iperviolenza superdeformed. Gli autori di Chenso club sono il piccolo studio svedese, Pixadome, che riesce a portare avanti i propri progetti collaborando da remoto e oggi orbita nel collettivo indie Aurora Punks. A risaltare ancora l’estetica, ricca di inventiva e coloratissima, animata in pixel art come un cartone giapponese in grado di donare a nemici e protagonisti grande personalità.

PRINCESS MAKER REFINE (Bliss brain corporation, per Pc)

Nei giochi di simulazione ci sono anche filoni tipicamente giapponesi, che comportano l’aiutare creature virtuali a crescere e a svilupparsi. Tra gli alfieri della categoria che potrebbe essere definita l’equivalente digitale dei romanzi di formazione, in una rilettura nipponica e molto pop del genere, c’è la serie Princess maker, che dal debutto nel 1991 è germogliata in ripetute filiazioni, non tutte arrivate anche da noi. Adesso, per i tipi Bliss brain corporation, tocca all’edizione arricchita e aggiornata del primo titolo, rinominato Princess maker refine. La sequenza iniziale è prodotta da Yonago Gainax, sotto la direzione di Takami Akai, lo sviluppatore del videogame originale pubblicato più di trent’anni fa da Gainax, lo studio di animazione di Neon Genesis evangelion e altri celebri cult. La sfida in Princess maker refine è accompagnare fino al raggiungimento della maggiore età l’orfana adottata dall’eroe che, dopo aver salvato in extremis il regno, sceglie di prendersi cura della giovanissima principessa. Una bambina che ha davanti a sé un percorso di studi, periodi di vacanze spensierate, giornate di lavoro e di riposo. Vari impegni da calibrare, cercando di mantenere alto l’umore, pena il fallimento di ogni impresa. E non è detto comunque che la piccola ricalcherà i passi dei genitori.

LONG LIVE THE QUEEN (Ratalaika, per Pc console)

Che Georgina Bensley, fondatrice dello studio Hanako games, nutra una profonda passione per gli anime è ben evidente dai titoli fin qui sviluppati, tra cui Cute knight, dal tema liberamente ispirato, pur con notevoli differenze, a Princess maker, quando la serie giapponese non era ancora arrivata in Europa e la programmatrice britannica aveva cercato un modo per introdurre il pubblico occidentale a certe dinamiche. In Long live the queen c’è ancora una principessa da aiutare, ma stavolta il linguaggio utilizzato ricorda quello di una visual novel, le narrazioni multimediali caratteristiche del Paese del Sol levante. Alla quattordicenne Elodie, dopo l’improvvisa e prematura morte della madre, restano appena quaranta settimane di tempo per imparare a governare prima della cerimonia ufficiale che la incoronerà regina. Occorre dunque pianificare l’apprendimento della giovane, senza peraltro avere il controllo assoluto sugli eventi che capitano attorno a lei, tra chi soffia sul fuoco del malcontento della popolazione, chi trama nell’ombra per impadronirsi del trono vacante, chi non esita a imbastire trappole mortali per sbarazzarsi della legittima erede. Per sopravvivere Elodie dovrà sopratutto padroneggiare le sue emozioni, per riuscire a raggiungere, settimana dopo settimana, i suoi obiettivi.

YOLKED - THE EGG GAME (Hitcents, per computer)

Il mondo dal punto di vista di… un uovo! C’è sicuramente un lato umoristico nel singolare platform nato sui banchi dell’università del Michigan dal progetto di un affiatato gruppo di studenti e disponibile con la formula dell’accesso anticipato, ma a concorrere al divertimento ci sono anche una coloratissima grafica da cartoon che ricostruisce con cura gli ambienti in cui il protagonista prova a sfuggire al suo destino, nonché le situazioni tanto realistiche da trasformarsi in surreali, tra cucchiai, spatole, pentole, bicchieri, magneti sul frigorifero, tutti a congiurare contro la salvezza del nostro eroe. Utensili comuni che si tingono di un aspetto sinistro, mentre in cucina ci si appresta infatti a rompere i gusci per cucinare con il tuorlo e l’albume, ma l’istinto di sopravvivenza di un uovo dotato di braccia per appendersi e imprimere slancio alla sua corsa verso la libertà si mette in mezzo e ha così inizio l’avventura sviluppata da Hardboiled studios. La musica e gli effetti sonori contribuiscono a mantenere il carattere esilarante delle strane peripezie dell’irriducibile protagonista. Quando si superano gli ostacoli più ardui, ecco arrivare una ricompensa in tema; per arricchire la collezione si può ricominciare daccapo il gioco, sperimentando vie diverse per giungere alla meta.

DEAD MAN’S DIARY (TML-Studios, per computer)

C’è una storia alle spalle del protagonista e, nel corso dell’avventura, verranno svelate a una una le tessere del mistero, ma inizialmente ciò che conta è unicamente sopravvivere. A quindici anni da un disastro nucleare, l’uomo deve lasciare il bunker in cui si era rifugiato, perché ormai scarseggiano le scorte di cibo e, tirando a sorte, tocca a lui andarsene, completamente solo, in un ambiente più che ostile. Non è che là fuori manchi di che cibarsi e l’acqua da bere, ma con un dettaglio tutt’altro che trascurabile: occorre verificare che non si siano contaminazioni, per cui è necessario disporre di un contatore Geiger da reperire scrutando attentamente nei dintorni, così da poter misurare il livello di radiazioni. Si deve poi allestire un riparo, utilizzando quanto si ritrova nel paesaggio circostante. L’esplorazione è aiutata dalla qualità fotorealistica della grafica, in un’atmosfera dove spesso sono sinistri rumori che lacerano il buio a spaventare il superstite solitario. Per procedere di livello in livello ci sono anche rompicapo da risolvere, ma il vero enigma è capire, ascoltandone i soliloqui e leggendo pagine del suo diario, chi sia il protagonista senza nome del gioco sviluppato da TML-Studios, in un mix di generi che hanno al centro un passato e un presente da indagare.

AVENGING SPIRIT (Ratalaika, per Playstation, Switch e Xbox)

Anche il digital entertainment ha il suo bagaglio di storie dimenticate, in una strada ormai più che quarantennale lastricata di successi e altrettanti ruzzoloni. Compagnie una volta importanti tipo la nipponica Jaleco, che ha raggiunto l’apice della fama tra gli anni ‘80 e ‘90 del secolo scorso, quelli di hit come City connection, Bases loaded, Ninja Jajamaru-kun, per poi uscire mestamente di scena. L’editore Ratalaika, che all’opera di talent scout nel campo degli indie affianca oggi proprio il recupero di vecchie glorie, ha appena ripubblicato su console uno dei cult del catalogo della software house giapponese, molto attiva sul fronte arcade, da dove proviene anche Avenging spirit, successivamente adattato già per Game boy (i titoli Jaleco furono tra i punti di forza delle piattaforme Nintendo, grazie a besteller come Ninja Jaamaru-kun, capace di superare il milione di copie su Famicom). Con il caratteristico disegno da cartone animato di tante produzioni Jaleco, Avenging spirit offre una variazione sul tema action platform. Il protagonista, chiamato a salvare la sua ragazza rapita e a vendicarsi dell’organizzazione criminale che l’ha ucciso, è infatti una fantasma che, per avanzare lungo i livelli, un po’ come avviene nelle dinamiche della serie Kirby, può possedere diversi personaggi incarnandone così le peculiari abilità.