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Esports: anche il Tourist trophy ora parla italiano

Riccardo Anselmi

Non solo Ferrari e Ducati. Il binomio motori e Made in Italy va forte anche nei videogame. Così, continuando la collaborazione inaugurata con Rims, l’editore francese Nacon ha deciso di affidare proprio a uno studio italiano il suo nuovo racing dedicato a una competizione leggendaria, l’unica che da più di cent’anni si corre ancora come accadeva una volta, senza farsi troppe domande riguardo la sicurezza. Il mitico Tourist trophy è rimasto fedele a se stesso, quando i circuiti erano normali strade in cui sfrecciare in motocicletta a pochi centimetri da alberi e case, danzando pericolosamente sul filo del destino. Una rappresentazione eroica dello sport e e dei suoi campioni in cui si mischiano gli elementi più ancestrali: paura, follia, coraggio, poesia.

La lettura che in TT Isle Of Man: Ride on the edge 3 ne dà il milanese Raceward studio, raccogliendo il testimone della serie dal parigino Kylotonn, è altrettanto viscerale. Nel gioco ci sono anche altre gare che si svolgono tra i paesaggi dell’Isola di Man, al largo della Gran Bretagna, ma tutto appare propedeutico alla prova più dura dello Snaefell mountain course, il famoso Tt per il quale generazioni di piloti si preparano una vita intera. Non esiste nulla di più spaventoso. Se il Nurburgring è l’università dei motori, lo Snaefell ne costituisce il tempio più sacro. Andare veloce lì non è tanto una ragione di calcoli, ma una questione di fede. E il videogame di Nacon restituisce bene l’impressione, perché non c’è probabilmente niente di più difficile da affrontare su computer o console. Persino giungere indenni al traguardo può risultare un’impresa. Un singolo giro è un tour de force di una ventina di minuti sempre al cardiopalma, lungo una sessantina di chilometri in cui si susseguono 264 curve, ma dove neppure i rettilinei lasciano il tempo di riflettere e respirare, mentre a 300 allora si sfiorano marciapiedi, muretti, piante saltellando sull’asfalto irregolare con lo sguardo fisso centinaia di metri più avanti.

Raceward ha lavorato in modo formidabile sulla resa della visuale dal casco, capace di mandare in visibilio i patiti delle simulazioni alla ricerca di un’esperienza maggiormente autentica. Oltre ad aumentare in maniera esponenziale la sensazione di velocità, è una di quelle cose da provare anche solo per il tipo di coinvolgimento a 360 gradi che sa regalare in un gioco simile. L’altro tocco di classe ce lo mette il sonoro, ormai un punto di forza delle produzioni Raceward. Indossate le cuffie, il realismo è assicurato, a partire dal sound dei diversi motori. Con il Dualsense della Ps5 il tutto si sposa poi al feeling aptico dello stare in sella alle Supersport e alle Superbike che hanno disputato il Tt 2022. Anche se il vero non plus ultra di TT Isle Of Man: Ride on the edge 3 restano i percorsi: una replica perfetta, con tanto di scansione laser, del tracciato dello Snaefell mountain e delle varie strade dell’Isola di Man, che si può esplorare in lungo e in largo tra una gara e l’altra come se il racing di Nacon fosse una sorta di open world motoristico. Chi lo conosce già ne ritroverà subito i luoghi iconici. Gli altri impareranno a scoprirli osservando la gara dalla prospettiva esclusiva di chi ogni anno affronta dal vivo quelle prove sfidando la sorte.


Riccardo Anselmi