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Generazione bit. Xbox: i vent’anni di Forza Motorsport, i weekend di Gears of War e i successi di Forza Horizon 5 su Playstation

Riccardo Anselmi

Primi test per il grande ritorno di Gears of War, una delle saghe simbolo dell’universo Xbox pronta a sbarcare, per l’occasione, anche su Ps5. Un vero e proprio debutto in casa Playstation che coinciderà con l’uscita del rifacimento del capitolo originale, reintitolato Gears of War: Reloaded e atteso in agosto pure nei tradizionali formati Xbox e Pc, al centro della strategia Play Anywhere portata avanti oggi da Microsoft. Tra le produzioni più influenti della generazione Xbox 360, così come in principio era stato per Halo e poi il testimone è passato saldamente nella mani di Forza Horizon, Gears of War non rappresenta solo uno storico portabandiera di Microsoft, ma il videogame che ha canonizzato una certa idea di shooter - in terza persona, basato sulle coperture tattiche - aprendo un fortunato filone. Anche l’estetica, all’insegna di una fantascienza ipertrofica e brutale, ha contribuito a decretarne il successo negli annali del digital entertainment, dove un peso non indifferente l’hanno avuto gli elementi online. Gears of War è stata da subito una delle hit più giocate in multiplayer sia sul fronte co-op che competitivo. Proprio alla componente multiplayer sono dedicate le prove generali - accessibili su invito e da chi ha già prenotato il remake - suddivise in due weekend: dal 13 al 15 giugno su una selezione di mappe per la modalità Team Deathmatch; dal 20 al 22 giugno con un ulteriore focus sui match del tipo King of the Hill. Essenzialmente si tratta di modernizzare alcuni aspetti di un feeling per molti familiare, incastonando il tutto nel motore grafico potenziato e più prestazionale di Gears of War: Reloaded, che mostra lo spettacolo next-gen dell’ultimo Unreal Engine 5 in luogo del vecchio Unreal Engine 3 usato dal capostipite nel 2006.


FORZA HORIZON 5 CONQUISTA TUTTI
Gears of War: Reloaded punta a bissare i successi di Forza Horizon 5 con cui Microsoft, in questa nuova veste di editore puro o quasi, si è già lanciato alla conquista del pubblico Playstation forte appunto dei grandi favori raccolti dalla serie su Xbox e Pc lungo l’arco di un decennio. Ben ottimizzata per l’hardware di Ps5 Pro, dove non mancano addirittura chicche grafiche in esclusiva, la versione per Ps5 del capitolo più recente, Forza Horizon 5, datato 2021 ma ancora frequentatissimo e in una forma smagliante che non teme rivali, conferma tutte le qualità di una hit capace di affermarsi tra le massime espressioni del racing contemporaneo, per la prima volta oggi accessibile anche dall’altra metà del cielo, cioè la vasta platea delle console Sony che, dopo tanta attesa, gli ha tributato subito un’accoglienza calorosa. Non poteva essere diversamente. Seppure caratterizzata da un’impostazione di gioco molto distante, più festaiola e profondamente immersa in uno sconfinato scenario open world, qui assoluto protagonista al pari delle splendide vetture, Forza Horizon di Microsoft costituisce forse l’unica produzione in grado di gareggiare per portata multimediale con il kolossal dell’automobilismo Gran Turismo della stessa Sony, alla fine affiancati su Ps5 per la gioia dei fan in una sorta di affascinante cortocircuito, come quando capitò qualcosa di simile per Mario e Sonic. Nel caso di Microsoft il salto oltre la siepe non coincide però con un abbandono di Xbox, ma anzi con l’ampliamento del brand e con il progressivo spostamento verso un approccio globale al mercato del gaming, più legato all’offerta di contenuti che ai singoli dispositivi, sul modello di varie trasformazioni spinte dalla rivoluzione digitale. I colorati paesaggi messicani che incorniciano Forza Horizon 5, in cui è possibile scorgere l’evoluzione di altri cult per Xbox di cui la serie curata dallo studio inglese Playground ha raccolto in parte l’eredità, dai Project Gotham Racing ai Test Drive Unlimited, superano d’altronde i tipici confini corsaioli per avventurarsi presto sulle strade di un metaverso a quattro ruote, animato da logiche da community.


BUON COMPLEANNO FORZA MOTORSPORT
Ogni generazione ha i propri riferimenti e, dopo gli Halo sulla prima Xbox e i Gears of War su Xbox 360, i Forza Horizon sono assurti quale cifra distintiva del panorama Microsoft a partire da Xbox One e ancora adesso con Xbox Series. È il videogame che ha reinventato la ruota dei racing, rivoluzionandoli in una chiave open world che in vari hanno cercato di esplorare, se non imitare, senza però riuscire a proporre una formula altrettanto efficace, ulteriormente affinata nell’ultimo capitolo, Forza Horizon 5, anche se tutti gli episodi, legati ciascuno a una diversa ambientazione (Usa, Italia, Gran Bretagna, Australia, Messico), restano dei cult. Nonostante abbia seguito presto uno sviluppo indipendente e abbia poi superato la serie maggiore in polarità, Forza Horizon nasce idealmente da una costola di Forza Motorsport, ossia la simulazione automobilistica voluta da Microsoft per rispondere sulla prima Xbox a uno dei grandi successi del catalogo Playstation di Sony, l’immenso Gran Turismo, con cui portare virtualmente in pista una vasta schiera di vetture, dalle utilitarie alle supercar. Parallelamente ai Forza Horizon, anche il capostipite Forza Motorsport ha continuato a evolversi di capitolo in capitolo, da console a console. In totale oggi si contano otto episodi: il più recente, uscito nel 2023, si presenta semplicemente con il titolo reboot Forza Motorsport, privo di suffissi numerici. Un videogame attraverso il quale ora la serie festeggia su Xbox e Pc un traguardo prestigioso, quello del ventennale, tramite aggiornamenti ed eventi a tema, in cui tornano protagoniste le auto apparse di volta in volta sulla copertina dei vecchi Forza Motorsport: nell’ordine Honda Nsx-R del 2005 (sul primo Forza Motorsport del 2005), Nissan Fairlady Z del 2003 (su Forza Mortorsport 2 del 2007), Audi R8 5.2 Fsi Quattro del 2010 (su Forza Mortorsport 3 del 2009), Ferrari 458 Italia del 2009 (su Forza Mortorsport 4 del 2011), McLaren P1 del 2013 (su Forza Mortorsport 5 del 2013), Ford Gt del 2017 (su Forza Mortorsport 6 del 2015), Porsche 911 Gt2 Rs del 2018 (su Forza Mortorsport 7 del 2017). Sull’attuale Forza Motorsport (2023) campeggia invece la Cadillac V-Series.R realizzata insieme a Dallara. La vera chicca, per un titolo che in questi anni non ha smesso di innovare sia sul piano tecnico sia individuando anche un suo approccio, molto americano, al genere, consiste però nella riproposizione di un tracciato entrato nel mito che mancava da tempo sugli schermi. Immaginato dal team di Turn 10 Studios ispirandosi agli scenari giapponesi delle gare sui passi di montagna celebrati in opere come Initial D e ricreato magnificamente nella next-gen dell’odierno Forza Mortorsport, il tortuoso percorso di Fujimi Kaido invita a un tour de force di saliscendi, 144 curve e oltre 16 km capace di lasciare a bocca aperta per la bellezza dei panorami e l’impegno richiesto al pilota. Un’esperienza di guida straordinaria che ha pochi eguali, al pari del leggendario Tourist Trophy o dell’inferno verde del Nurburgring Nordschleife, quest’ultimo un altro piatto forte dei Forza Motorsport fin dalle origini.