Tribeca Festival

Quelle storie su videogame: «Goodnight Universe» tra narrazione e nuove tecnologie

Riccardo Anselmi

I festival hanno ormai da tempo aperto le porte al digital entertainment. Tra gli antesignani il Tribeca, che a New York ha accolto i videogame accanto ai film sin dal 2011, quando sugli schermi dei computer e delle console debuttava «L.A. Noire», un thriller interattivo dalla forte eredità cinematografica sviluppato con tecniche innovative, studiate per catapultare le tante sfumature della recitazione di attori in carne e ossa nel cuore delle dinamiche di un’indagine virtuale dove anche le espressioni del viso aiutano a cogliere chi mente e chi no. Nel 2021, con un concerto dedicato al western «Red Dead Redemption 2», un altro kolossal di Rockstar, la casa pure del prossimo «Grand Theft Auto VI», cioè l’evento globale più atteso del 2026, è stata inaugurata una vera e propria sezione, che nella categoria videogame ha visto di volta in volta premiare produzioni sui generis di alcune delle migliori compagnie indipendenti, dalla distopica Louisiana di «Norco» (Raw Fury) in cui si riaffacciano le ferite dell’uragano Katrina all’estinzione di massa dei dinosauri trasformata in un teen drama apocalittico con «Goodbye Volcano High» (KO_OP), passando per il romantico melting pot di «Thirsty Suitors» (Annapurna). Trionfatore dell’ultima edizione «Goodnight Universe», uscito adesso per i tipi Skybound, l’etichetta fondata dall’autore di «The Walking Dead», Robert Kirkman. «Goodnight Universe», che il 2 dicembre verrà distribuito anche in formato fisico per Playstation 5 e Switch 2, caso più unico che raro per un indie, riaccende i riflettori sul team creativo già dietro al cult «Before Your Eyes», toccante narrazione multimediale vincitrice del Bafta 2021 nella quale si ripercorre una vita intera letteralmente al ritmo dei battiti di ciglia, catturati dalla webcam del Pc. Il sistema di eye-tracking è alla base anche di «Goodnight Universe», che può però essere giocato su console in maniera più tradizionale, usando tasti e levette del controller per compiere le varie azioni. Il nuovo videogame mette nei panni di Isaac: ha sei mesi, non sa camminare né parlare, ma dimostra uno straordinario grado di comprensione del mondo intorno a lui, se chiude gli occhi riesce a leggere i pensieri delle persone e soprattutto è dotato di misteriosi poteri psichici che gli permettono di spostare gli oggetti con lo sguardo. L’atmosfera è un po’ quella dei cartoni animati della Pixar; non mancano humour, fantascienza e cospirazioni. Tra le pieghe, «Goodnight Universe» offre poi molteplici chiavi interpretative, a cominciare da una fondamentale riflessione sul senso della vita, insieme al viaggio esistenziale che conduce non senza difficoltà a una maggiore consapevolezza di sé o al coraggio necessario a rivelarsi agli altri per ciò che si è. Tutti aspetti che si riverberano, più o meno metaforicamente, nella stupefacente avventura familiare del piccolo Isaac, che come i genitori e la sorella sogna la normalità, ma dovrà venire a patti con il segreto della propria natura.