SPACCIO

Centinaia di dosi di cocaina con servizio anche a domicilio: condannato a 3 anni e 8 mesi

Georgia Azzali

Una vecchia conoscenza, Red. Molto più semplice chiamarlo così che con il suo vero nome. Rapide da pronunciare quelle tre lettere, come i suoi movimenti quando c'erano dosi da consegnare. Questione di istanti prima di battere subito in ritirata. Velocissimo lo era stato anche quel giorno di dicembre del 2020, quando nello stradello di via Benedetta si era tirato fuori dalla bocca una pallina e l'aveva passata a un tipo sceso al volo da una Panda. Il problema (per Red) che ad osservare la scena in diretta ci fossero alcuni poliziotti dell'Antidroga. Il primo tassello di un'indagine che poi ha scandagliato negli affari ormai di vecchia data di Red: centinaia di dosi cedute (solo quelle confermate dai clienti) tra il 2013 e il 2020. Arrestato alla fine dello scorso marzo, dopo un'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip, il nigeriano, che è tuttora in carcere, l'altro ieri è stato condannato a 3 anni, 8 mesi e 16 giorni, oltre al pagamento di 19.520 euro.

Un business da circa 100mila euro, facendo semplicemente due conti sul numero di dosi che i clienti hanno detto di aver acquistato. Quel giorno di dicembre, dopo aver notato lo scambio, i poliziotti avevano seguito per un tratto l'acquirente, poi l'avevano fermato. Ed erano spuntati quei 2-3 grammi di cocaina che aveva appena comprato. Poca roba, ma era solo uno squarcio su ciò che poi sarebbe emerso. Perché dopo quell'incontro ravvicinato telefoni e movimenti di Red sono stati messi nel mirino. E i clienti si sono moltiplicati.

Tutti sono stati convocati in questura. E dopo qualche imbarazzo hanno ammesso i loro incontri con Red, ma soprattutto quelli scambi che in alcuni casi andavano avanti da otto anni. D'altra parte, anche in tempi difficili, quando il lockdown poteva far sembrare sospetto ogni movimento, Red era disponibile a portare la droga a domicilio per un servizio migliore.