Obbligo vaccinale over 50

A Parma e provincia non sono in regola in 15.911

Giuseppe Milano

Non più consigliato o «stimolato» da un Green pass più o meno rinforzato, ma un obbligo di legge. Da oggi per chi ha più di 50 anni la vaccinazione anti Covid non è più una possibilità, consigliata da medici ed esperti, ma un dovere con tanto di sanzione in caso di inosservanza della norma.

A Parma e provincia l'obbligo riguarda 205.631 residenti e il 92,6% di loro, circa 182mila persone, non avrà problemi visto che risulta in regola con almeno la somministrazione di una dose. Discorso diverso per il restante 7,4%, esattamente 15.911 cittadini che ancora oggi non hanno mai visto un centro vaccinale.

Per loro da oggi scatta anche la possibilità di essere sanzionati di 100 euro. La multa sarà erogata dall’Agenzia delle Entrate attraverso l’incrocio dei dati della popolazione residente con quelli risultanti nelle anagrafi vaccinali regionali o provinciali, ma non escluso possa arrivare anche in caso di un controllo da parte delle forze dell'ordine. In più dal prossimo 15 febbraio il nuovo decreto introduce l’obbligo di Green pass rafforzato o super Green pass per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età. Chi è senza una dose rischia quindi di restare senza stipendio.

Il varo della nuova norma è dello scorso 5 gennaio e solo i primi giorni dopo il varo sono stati segnati da una corsa al vaccino. Poi lo sprint è scemato e alla fine gli over 50 che non avevano prima aderito alla campagna vaccinale di fatto non hanno cambiato idea.

Per questa fascia di età infatti il totale di chi si è fatto vaccinare con la prima dose nelle ultime tre settimane è stato di sole 1.658 unità, di cui, andando a ritroso, sono stati 397 i vaccinati dal 23 al 30 gennaio, 396 dal 17 al 22 gennaio e 865 dal 10 al 16 gennaio. «In vista di questa scadenza non possiamo purtroppo sostenere che a Parma e provincia ci sia stata una corsa alla vaccinazione da parte di questa fascia di popolazione», è quindi l'analisi di Anna Maria Petrini, commissario straordinario dell'Ausl di Parma, che però invita a considerare il fatto «che per gli ultra cinquantenni si era registrata già un'alta copertura vaccinale nelle scorse settimane, che in generale è superiore al 90% nel ciclo completo». Insomma la copertura di gran parte della popolazione era già stata assicurata, ma resta il fatto che nella fascia di età 50-59 oltre 10mila persone sono di fatto da inserire nel novero dei «no vax», cifra che scende a 8.352 nei sessantenni. Da qui l'invito a vaccinarsi e, come sottolinea il commissario Ausl, lo si può fare «liberamente senza prenotazione in uno dei nostri centri vaccinali con gli orari sempre aggiornati sul nostro sito internet».

Giuseppe Milano