ELEZIONI
Comunali, Dario Costi è il primo candidato in corsa
Un paio di scarpe da ginnastica, bianche e consumate, con la punta rigata dai graffi e i lacci ingrigiti dall'uso. Dario Costi sceglie questa immagine, che compare in una pagina di pubblicità sul giornale di oggi, per annunciare la sua candidatura a sindaco.
La data delle elezioni non è ancora stata fissata - se la pandemia non tirerà brutti scherzi si dovrebbero tenere nella tarda primavera – ma Costi ha deciso di non perdere tempo e di essere il primo ad uscire allo scoperto. Gli altri candidati, assicurano sia dal centrosinistra che dal centrodestra, saranno svelati a breve. Questione di poche settimane. Nell'attesa, il professore universitario ha deciso di prendersi la scena. E lo ha fatto con un tocco creativo.
Come? Comprando un'intera pagina della Gazzetta di Parma (pagina 18 dell'edizione odierna) in cui spicca la foto di un paio di scarpe. «Le scarpe che ho indossato anni fa durante le primarie per la candidatura a sindaco di Parma», ricorda nella lettera alla città, in cui spiega, in 24 righe, il senso della sua discesa in campo. La sua foto non c'è. In compenso l'occhio è attirato da una sorta di titolo: «Ora».
«Ora è la parola che spiega il momento storico che stiamo vivendo, perché c'è assoluto bisogno di riposizionare la città nel futuro, coagulando attorno a questo progetto tutta la comunità», anticipa Costi, professore ordinario di progettazione architettonica urbana, per spiegare la filosofia che lo ha portato a scendere per la seconda volta nell'agone politico.
La prima risale al 2017, come lui stesso ricorda nella lettera, per partecipare alle primarie del centrosinistra in cui arrivò secondo, dietro Paolo Scarpa. Sembrano secoli fa. Anche perché Scarpa, dopo poco, ha detto addio alla vita da consigliere comunale.
«Per mestiere e per passione studio e progetto città. Penso di avere le caratteristiche adatte per guidare il riposizionamento di Parma nel futuro», aggiunge.
«Con questa operazione mi metto a disposizione e allo stesso tempo chiedo alla città se è interessata a un modello civico che resta al di fuori dalle logiche dei partiti». Quello di Costi è un civismo che guarda al centro: lui non li cita mai, ma i suoi sostenitori provengono da Azione, una parte del mondo cattolico, ex ubaldiani di Civiltà parmigiana e pezzi di Italia viva. Anche se il partito di Renzi resta ufficialmente seduto al tavolo del centrosinistra.