Intervista

Sandra Ceccarelli, dalle fiction a Parma: «Qui c'è la mia famiglia di adozione»

Isabella Spagnoli

A Tellaro, paesino magico della Liguria dove trascorre ancora oggi le estati, viene notata, adolescente, da Giuseppe Bertolucci che la vuole nel suo film «Segreti segreti», dove interpreta la figlia di Stefania Sandrelli. Solo dopo diversi anni, Sandra Ceccarelli, si avvicina di nuovo alla recitazione e partecipa al film di «non attori» ambientato in una comunità di recupero intitolato «Tre storie». Qui viene notata da Ermanno Olmi che la sceglie per «Il mestiere delle armi», film che le permette di mostrare le sue grandi qualità di attrice. Ma è con l’opera di Giuseppe Piccioni «Luce dei miei occhi» (grazie al quale vince la coppa Volpi al festival di Venezia e viene nominata al David di Donatello e al Globo d’oro) che l’attrice viene consacrata nel mondo del cinema.

Da lì tanti altri film importanti, diretta da registi d’eccezione. Non solo cinema per Sandra ma anche numerose serie televisive che la fanno conoscere dal grande pubblico. Ma chi è questa attrice dallo sguardo languido e dal profilo severo? Figlia del musicista Franco (degli Equipe 84) e di Sandra von Glasersfeld (scrittrice e figlia del filosofo Ernest) cresce in diverse città che formano il suo carattere: Modena, Milano e Roma. «E anche Parma – sottolinea - dove ho la mia famiglia non di sangue, ma di adozione. I Barilli e gli Spagnoli hanno rappresentato tanto per me e spesso sono venuta a Parma per riunirmi con i miei parenti adottivi. Destino ha voluto che anche Matilde, la mia migliore amica, qui a Roma, è di Parma».

Ultimamente sei molto presente nelle fiction italiane.

«Vero: hanno appena finito di trasmettere “Blanca” e “Non lasciarmi”. In entrambi le serie interpreto due personaggi femminili molto duri; in verità è già successo in passato. Fortunatamente ora, nel prossimo film, vestirò i panni di una nonnetta molto buffa».

In televisione ti abbiamo vista recentemente anche in «Nero a metà», «Non uccidere», «Pezzi unici», «La guerra è finita». Pensi che il cinema sarà soppiantato dalla televisione?

«Il rischio esiste. L’avvento delle multisale ha cancellato tante realtà minori. Anche il periodo che stiamo vivendo non ha aiutato. Con il Covid le persone hanno smesso di frequentare le sale cinematografiche. Anche a Roma hanno chiuso tantissime realtà. Speriamo che in futuro si possa tornare alla normalità. Il cinema ha un fascino imparagonabile. Ciò che lo diversifica dalla tv sono i tempi più lunghi. La televisione è più frenetica, ha ritmi stretti».

E il teatro?

«Ho recitato nei teatri pochissime volte. Quando è capitato però è stato bello e non è escluso che succederà di nuovo».

Cosa ti aspetta nel futuro?

«Reciterò nel film “Billy”, ho fatto un cameo nel film di Piccioni (che uscirà nelle sale il 24 di questo mese intitolato “L’ombra del giorno”), ho partecipato al film diretto da Alberto Mascia intitolato “Ipersonnia” con protagonista Stefano Accorsi e in un altro lavoro di Pappi Corsicato».

Ti abbiamo visto bellissima nelle ultime serie coi capelli bianchi. Hai avuto difficoltà nel vederti invecchiata?

«Assolutamente no. Amo poco andare dal parrucchiere e, diciamocelo, la tinta è una grande scocciatura. Quando mi sono proposta ai registi al naturale e ho avuto il loro assenso sono stata molto felice. Così mi sento a mio agio».