Segnali di «rinascita»

Da oggi via le mascherine all'aperto. E riaprono le discoteche

Giovanna Pavesi

«La mascherina? Credo che la toglierò: all’aperto mi sento tranquillo, ma non lo percepisco come un ritorno alla normalità, la definirei piuttosto una pausa».

Ieri mattina, Jacopo Masini era uno dei tanti passanti, in centro, a indossare ancora correttamente il dispositivo di sicurezza anti-Covid. Come faranno in molti, da oggi, lo toglierà, mantenendo una certa prudenza per i luoghi più a rischio affollamento. Il ministero della Salute, infatti, ha deciso di eliminare l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, mantenendo (per ora) il vincolo di indossarla ancora nei luoghi chiusi e di averla con sé in caso di assembramento o di passaggi in zone molto affollate.

«Anche io penso di eliminarla all’aperto, anche se tutto dipende dalla situazione in cui ci si trova, però è vero che riporta un po’ di normalità», conferma Andrea Montali. Il rapporto con la mascherina, al momento, cambia in base alle abitudini e alle necessità: qualcuno, nelle vie, la indossa anche se da solo, altri, invece, la tengono abbassata o al polso.

«La terrò ancora per qualche giorno, valutando le diverse circostanze e la metterò in caso dovesse esserci confusione - racconta un passante, vicino al Duomo -. Quello di oggi è un inizio, una prova, un ritorno alla normalità, soprattutto se sono confermate le notizie che vengono dall’Europa, visto che sembrano essere tutti concordi nel dire che siamo quasi alla fine. Sarò certamente contento il 31 marzo (data in cui dovrebbe scadere lo stato d’emergenza, ndr), perché se tutto continua così sarà la fine di questo tunnel».

Per Grazia Gardini ed Enrica Alessandrini è un’opportunità da cogliere: «Siamo molto contente: è un effettivo ritorno alla vita normale». «Sono felice di non metterla più, anche se la toglierò limitatamente - dice Alessia Spadoni -. Che effetto mi farà vedere più persone senza mascherina? Credo sarà una bella impressione, di rientro nella quotidianità».

Anche Michela Rbai, l’amica che passeggia con lei in piazza Garibaldi, conferma la linea della prudenza: «Non credo di toglierla nelle vie più affollate; per quanto riguarda il ritorno alla normalità, lo vedo ancora come un dato un po’ prematuro».

Ed è dello stesso parere un uomo, che sceglie la cautela: «Al di là del Covid, la mascherina mi ha protetto da altre problematiche invernali e in questi due anni non ho più avuto influenza o raffreddore. Certamente quando sono solo in campagna o ai giardini non la indosso, ma in mezzo alle persone la prudenza non è mai troppa. Non siamo ancora fuori da questa epidemia anche se i dati ci dicono che stiamo andando meglio».

«La toglierò con tranquillità: sono protetto da tanti screening e mi sento abbastanza sereno – spiega un giovane infermiere, da poco al Barbieri -. Non è però un ritorno alla normalità: è una cosa che, se fatta bene e con responsabilità, aiuterà, ma sono scettico, perché il pericolo è che le persone se ne approfittino e, magari, fingano di dimenticarla anche per i luoghi chiusi». Manuela Capece ha deciso di continuare a metterla in alcune situazioni, come gli affollamenti o le file all’aperto: «Mi sembra doveroso prestare un po’ d’attenzione, anche perché non è ancora finita. Bisogna anche imparare a convivere con una cosa che diventerà, probabilmente, endemica».

 

Stasera riaprono le discoteche Mendola (Silb): «Pronti a ripartire»

Oggi riaprono le discoteche. Dopo la chiusura decretata a partire dalle feste di Natale, la misura, decisa dal governo, insieme all’eliminazione dell’obbligo di mascherina all’aperto su tutto il territorio nazionale, rappresenta un significativo passo avanti nel superamento delle restrizioni legate al Covid.

Ernesto Mendola, presidente provinciale del Silb (Sindacato italiano locali da ballo), sottolinea che gli oltre venti locali da ballo sparsi tra città e provincia, sono pronti a riaprire. «Già da domani (oggi ndr) apriranno una decina di locali da ballo - afferma - gli altri invece lo faranno gradualmente a partire dai prossimi giorni».

Il ritorno in pista avviene a pochi giorni da San Valentino, ma le regole anticontagio da rispettare sono stringenti. «Per venire in discoteca - spiega Mendola - è necessario il super Green pass; bisogna inoltre indossare una mascherina Ffp2. All'ingresso verrà misurata a tutti la temperatura e bisognerà igienizzarsi le mani».

«Nonostante le regole stringenti - prosegue lo stesso Mendola - è davvero importante poter riaprire, tenendo l’attenzione ai massimi livelli, dopo due anni di grandi difficoltà. Siamo fiduciosi, si tratta di un primo passo verso il ritorno alla normalità».

L.M.