lettera al direttore

Scuole e genitori troppo permissivi

Mauro Battistini

Egregio direttore,
sono dispiaciuto di leggere sulla Gazzetta di Parma le continue violenze che accadono in centro città tra bande di giovanissimi: tanto che i cittadini hanno timore a frequentare il centro a causa di queste scorribande di giovanissimi maleducati. Io, ora in pensione, sono residente da diversi anni a Sorbolo Mezzani ma ho frequentato il centro cittadino per diversi anni in quanto bancario in via Cavour e a quei tempi era bello uscire dall'ufficio in via Cavour vedere tanta gente che passeggia tranquilli.

E tante volte anch'io prima di rientrare a casa facevo una passeggiata nella cosiddetta «vasca» in compagnia, incontrando spesso conoscenti e amici in tranqulllità e relax.

Ora sapere di queste bande di giovanissimi che terrorizzano il centro non mi sembra vero: come è caduta in basso la città.

Ma cosa aspettano le autorità competenti ad intervenire con autorità e severità lasciando il centro libero e tranquillo?

Essere buoni, permessivi e democratici non vuole dire subire tutto questo, questa mancanza di rispetto verso gli altri non può continuare e spero che le autorità competenti prendano i dovuti provvedimenti.

Ma l'educazione, il rispetto, non viene più insegnata dai genitori e dalle scuole: quando ero ragazzo io scuole e genitori erano giustamente severi. Gli insegnanti erano davvero insegnanti, un loro sguardo di rimprovero ci calmava e se lo venivano a sapere i genitori a casa ti attendevano altri severi rimproveri: ma poi nella vita tutto questo mi ha permesso di vivere nella società, farmi una famiglia e una posizione, il tutto nel rispetto della società democratica in cui vivo. Speriamo che tutto questo cessi presto e torni la tranquillità nel bellissimo centro cittadino di Parma.

Sorbolo, 14 febbraio