Al Regio
Anna Maria Chiuri è «La Favorita» anche nelle nostre pagelle
ANNA MARIA CHIURI
Leonora - 8½
Il ruolo donizettiano non è proprio comodo, ma il mezzosoprano compensa la difficoltà poste da una scrittura impervia con intelligenza musicale, raffinatezza interpretativa e bravura attoriale. Ne esce una Leonora dal profilo fiero, intensa ma mai sdolcinata.
CELSO ALBELO
Fernando - 6½
Il tenore ha un mezzo vocale molto potente, con cui conquista il pubblico, ma forza su alcune note acute (la tessitura della parte è indubbiamente complessa) e in questo ruolo la sua peculiarità timbrica, tende ad appiattire il personaggio.
SIMONE PIAZZOLA
Alfonso XI - 8
Il baritono delinea con autorevolezza il re, il bel duetto con il mezzosoprano del secondo atto è ben gestito, anche quando la regia chiede ai due interpreti di cantare a una certa distanza senza guardarsi. Ne risulta una prova convincente, giustamente apprezzata dal pubblico.
SIMON LIM
Baldassarre - 7 ½
Giovane basso, Lim dimostra di avere solidità, sicurezza e una bella voce profonda e piena, districandosi bene nella parte dell’anziano superiore del convento, personaggio contraddistinto da una particolare austerità e severità.
REGIA E ALLESTIMENTO - 5 ½
La regia di Andrea Cigni, in foto, (con scene di Dario Gessati, luci di Fiammetta Baldiserri, costumi di Tommaso Lagattolla) disseziona l’opera, la riduce all’osso, con movimenti minimi, e scelte che a volte mettono in difficoltà gli interpreti. Lascia nel complesso perplessi pubblico e critica.
MATTEO BELTRAMI e Orchestra Filarmonica Italiana - 7½
La gestione di Beltrami del rapporto tra buca e palcoscenico è funzionale e sicura: qualche piccolo sfasamento c’è ma nel complesso la macchina musicale funziona bene, con un piglio piuttosto incalzante, cui l’Orchestra Filarmonica Italiana risponde in modo appropriato.