Sicurezza
La mappa delle telecamere che controllano la città. Sono più di 400
Sono 414 e presto diventeranno 474. Delle attuali ben 305 sono sulla strada. Sono gli «occhi» che, dal comando di via del Taglio, spaziano e vigilano su tutta la città e le sue frazioni. Uno strumento prezioso per la sicurezza dei cittadini. È il sistema di videosorveglianza del Comune di Parma.
Ad oggi, nel perimetro della polizia locale, sono inseriti 414 dispositivi fissi, di cui 28 Ocr per lettura targhe dislocate sui punti di accesso in città, 166 telecamere di sistema integrato tra tutte le forze di polizia e 220 telecamere ambientali non integrate con le altre forze di polizia, di cui 109 sorvegliano i beni comunali dall'interno e 111 i parchi, le piazze, i monumenti e le vie pubbliche davanti agli edifici comunali. Una dotazione imponente a cui vanno aggiunte le otto bodycam o videocamere portatili in uso agli agenti della polizia locale.
Il sistema della sorveglianza negli anni è, infatti, cresciuto considerevolmente, come dimostrano i numeri che lo caratterizzano. Nel 2009 a Parma erano presenti circa 250 telecamere, tutte analogiche, a bassa definizione.
Considerata l'eliminazione di alcune per cause tecniche, nel 2102 il totale era sceso a circa duecento, di cui 109 interne. Realizzato l'upgrade di queste, nel corso dell’ultimo decennio (e, precisamente, nell'ultimo triennio) ne sono state installate altre duecento, digitali, a buona definizione, in alcuni casi optando per nuove tecnologie, quali le Ocr, le Anpr, le full Hd e gli impianti con le analisi video che hanno permesso la soluzione di numerosi episodi: rapine, furti, omicidi, spaccio, ma anche incidenti più o meno gravi, danneggiamenti, reati e illegalità in generale. Inoltre, un ulteriore presidio del territorio in termini di sicurezza urbana e ordine pubblico.
Quest'anno si registra un + 107% di videocamere installate - fisse oppure orientabili, le cosiddette brandeggiabili - in città rispetto a dieci anni fa.
Entro il primo semestre di quest'anno è prevista, inoltre, l'installazione di una sessantina di altri dispositivi, tra cui sei al parco Ducale, venti Ocr lungo l'asse Est/Ovest, altrettante in zona Spip, quattro in via Garibaldi e due al parcheggio scambiatore nord.
«Le telecamere installate sul territorio - tiene a precisare Michele Cassano, comandante della polizia locale di Parma - sono tutte funzionanti, al netto di quelli che possono essere malfunzionamenti occasionali». Il parco telecamere presente prima del 2012, ricorda il comandante, «è stato interamente sostituito». Quelle «antiche» sono attualmente meno di dieci, appartenenti a sistemi di controllo interno di edifici o finalizzati al mero monitoraggio di determinate situazioni. Dalla centrale operativa della polizia locale di via del Taglio, dove sono in servizio tre operatori 365 giorni l'anno dalle 7 del mattino all'una di notte, turno di servizio della polizia locale, si potrebbe dire, quindi, che «si vede» tutta la città, frazioni comprese.
Grandi numeri nell'ultimo quinquennio, quando sono state forniti ai servizi di polizia centinaia di TeraByte, serviti ad attività di repressione, verifica e controllo. Nell'ultimo triennio, invece, sono stati acquisiti dalle forze dell'ordine quasi 500 filmati che, almeno nella metà dei casi, hanno dato risultati positivi se non risolutivi. A questi bisogna aggiungere, sempre negli ultimi cinque anni, circa 300 incidenti videoripresi. Sul fronte del traffico, va anche sottolineato che ogni giorno vengono registrati circa duecentomila passaggi di veicoli.
«Le immagini - spiega il comandante -, che noi trattiamo per conto del sindaco che ne è il titolare e che sono utili alle altre forze di polizia per le loro attività investigative, vengono conservate per sette giorni e poi vengono cancellate a meno che non arrivi una motivata richiesta contraria».
Ma gli strumenti, pur fondamentali, hanno bisogno di una donna o un uomo che li faccia rendere al meglio. «Nella nostra polizia locale – aggiunge Cassano – possiamo contare su professionalità che quotidianamente collaborano trasversalmente con tutti gli operatori della sicurezza come carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza e altri Comuni».
Il comando di via del Taglio rappresenta, dunque, «il centro informativo di ricerca e indagine per l'intera comunità».
«Noi siamo funzionari della tecnica – continua il comandante – ma partecipiamo alle sorti dei nostri cittadini, anche sul piano emotivo». Perché, «per il successo di un'attività investigativa, la tecnologia da sola non basta. Bisogna avere a cuore il benessere della comunità. Ricostruire le situazioni dai dati non è mai facile e per questo diventa fondamentale l'essere umano». Dietro la macchina e la divisa.
Così come, rimarca il comandante, «resta importantissima la collaborazione dei cittadini. Nel Comune di Parma, ad esempio, i Gruppi di controllo di vicinato sono quarantacinque e raggruppano oltre tremila persone, un numero in crescita. Si ricordino che il loro aiuto non lo possono sostituire neppure oltre quattrocento telecamere».
Michele Ceparano