SAN PROSPERO

«Metano troppo caro, per ora chiudiamo il distributore»

Distributore chiuso fino a quando il prezzo del metano non tornerà a livelli accettabili. Ora è troppo alto e per non lavorare in perdita andrebbe venduto a prezzi stellari, proibitivi, fuori mercato. Tipo a 3 euro e 50 centesimi al chilo. E figurarsi che lunedì sarebbe stato ancora più alto: 6 euro e 30 centesimi. Tanto che riempire le bombole da 12 chili di una Panda sarebbe costato più di 75 euro. Una cifra improponibile. «Per questo abbiamo deciso di chiudere fino a quando il prezzo del metano non ci permetterà di tornare a venderlo a 1,69 euro al chilo, come abbiamo fatto da parecchi mesi a questa parte, a volte lavorando anche in perdita pur di mantenere la clientela». Rino Bazzinotti, amministratore di Cmc, il distributore nei pressi di San Prospero, è una delle vittime del caro, anzi, carissimo metano.

«Vendessi il carburante a 3,5 euro al chilo non si fermerebbe nessuno. Oppure solo qualche automobilista distratto, che poi finirebbe per protestare a causa del conto elevato», spiega. Quindi meglio chiudere in attesa di tempi, e prezzi, migliori. «Intanto andiamo avanti con le nostre altre attività».

Il perché di queste montagne russe dei rincari è legato al tipo di contratto: quello di Cmc è a mercato libero, mentre altri distributori (vedi il caso di viale Milazzo) avevano optato per un prezzo fisso. «In 30 anni di attività - assicura - non abbiamo mai visto rincari del genere». Nemmeno gli automobilisti.

P.Dall.