LA TRUFFA DEL CUORE

«Compro un'auto per venire da te». Ma si intasca il prestito da 8.200 euro: condannato

Stessa età e medesimo desiderio di tornare a scommettere sulla vita. O almeno così era sembrato a Claudia (la chiameremo così). L'aveva conosciuto chattando su un sito di incontri e presto aveva cominciato a fantasticare su quell'uomo. Sessantadue anni come lei, e a dividerli meno di due ore di macchina, visto che lei viveva a Sarzana e lui a Parma. Gli aveva creduto anche quando le aveva chiesto un prestito perché così avrebbe potuto acquistare un'auto per andarla a trovare più spesso, così le aveva detto. E aveva fatto immediatamente breccia. Peccato che non lo abbia mai visto arrivare a Sarzana con la nuova macchina, mentre dal suo conto hanno preso il volo 8.200 euro, in parte poi finiti sotto sequestro. Accusato di truffa, l'uomo, oggi 67enne (originario di Ostuni, ma residente a Parma), è stato condannato a 6 mesi, oltre al pagamento di 60 euro di multa.

Uno «specialista» dell'inganno, anche se Claudia non poteva certo conoscere il suo curriculum infarcito di precedenti penali. Nel settembre del 2016, quando le loro vite si erano incrociate, le era sembrato così affettuoso e pieno di attenzioni nei suoi confronti. La rassicurava e faceva progetti. Così, quando le aveva chiesto un prestito inizialmente di 5.000 euro per riuscire ad acquistare l'auto usata che aveva visto, a Claudia era sembrato sincero. In fondo, le stava chiedendo quei soldi per riuscire a vederla più spesso. E lei gli aveva consegnato un assegno in bianco, perché non aveva alcun dubbio.

Non ne aveva avuti nemmeno poco dopo, quando lui le aveva chiesto di versare sul conto altri 3.200 euro, perché lui avrebbe avuto bisogno di 8.200 euro in totale per concludere l'acquisto. «Sai, non vorrei che poi l'assegno risultasse scoperto», le aveva spiegato.

In realtà, era delle sue tasche che si preoccupava. L'acquisto della macchina era solo una misera scusa. Ma lo stratagemma (fino a un certo punto) ha funzionato.