SALSO
Cane da caccia ucciso da un lupo nei boschi della Predella
Un cane azzannato e ucciso da un lupo: è accaduto nella zona della Predella dove mercoledì mattina un segugio italiano a pelo corto stava partecipando ad un addestramento cinofilo accompagnato dal padrone, Matteo Pedretti.
«Attorno alle 9 il mio Tobi, insieme ad altri esemplari, stava effettuando addestramento quando ad un certo punto l’ho sentito abbaiare – afferma il salsese Pedretti –. Insospettito, mi sono addentrato nel bosco facendo appena in tempo a scorgere un lupo che quando mi ha visto è scappato avendo già trascinato Tobi in un canalone e azzannato alla schiena, al collo ed alla pancia. L’ho portato sulla strada alla ricerca di aiuto: si è fermata una signora molto gentile che transitava a bordo di un’auto e che mi ha dato una mano. Successivamente ho telefonato al veterinario, ma una volta arrivati a Salso Tobi non ce l’ha fatta. Sono veramente arrabbiato per quanto successo: è possibile la presenza di predatori di giorno vicino alle abitazioni? Perché non si può lasciare liberi i propri cani anche solo per chi va a tartufi? Oggi è toccato a Tobi ma domani potrebbe accadere ad una persona - è lo sfogo del salsese -. Fa male pensare che Tobi non ci sia più a causa di un lupo. La situazione è insostenibile, è ora di ritornare ad essere padroni dei nostri boschi: cosa aspettano le istituzioni, che non ascoltano la voce di agricoltori, di abitanti e di chi come me condivide una passione con il proprio cane, ad intervenire? È ora che si mettano in atto piani di controllo e di abbattimento prima che sia troppo tardi».
Il presidente dell’AtcPr7, Claudio Cella, ha affermato che porterà la prossima settimana questo caso all’attenzione del consiglio direttivo, del quale fanno parte anche rappresentanti di agricoltori ed amministrazioni pubbliche, mentre il sindaco Filippo Fritelli ha sottolineato come sia giunto il momento per la politica di affrontare l’argomento. «E’ importante la sicurezza delle persone e dei loro amici a quattro zampe a maggior ragione sulle colline di un paese turistico come il nostro meta di svago e di sport».
M.L.