Lutto

Addio a Giuliana Contini, “anima” dell'Associazione traumi

Lorenzo Sartorio

Lo stridìo acuto di una frenata seguito da un botto, un sinistro rumore di lamiere. Poco dopo l’assordante rollare delle pale dell’elisoccorso e l'urlo delle sirene di automedica e ambulanza, ancor più tremendo nel silenzio della notte illuminata dalla luce blu dei lampeggianti. E poi la corsa disperata all’ospedale dove, fortunatamente molto spesso, angeli in camice bianco o in tuta verde, sia al Pronto soccorso che in Rianimazione ed in altri reparti, riescono a strappare alla morte tante vite, specie giovani.

Dopo un periodo di assestamento e il necessario ricovero in ospedale, inizia però il vero calvario per il traumatizzato ma, soprattutto, per i suoi familiari in quanto in molti casi, per i pazienti, molto spesso giovani, si rendono necessarie cure che implicano specializzazione infermieristica e assistenza medica.

Questi sono i motivi che nel 1985 portarono un gruppetto di persone, colpite da tragici eventi, fra cui Giuliana Contini, scomparsa nei giorni scorsi all’età di 90 anni, a fondare una realtà, poi battezzata «Associazione traumi», che fosse in grado, non solo di assistere i traumatizzati ma, soprattutto, di fornire risposte concrete e prestare collaborazione alle famiglie. Furono Anna Veneri (scomparsa nel 2002) e Giuliana Contini a portare avanti l’associazione che ebbe subito non solo l’avallo ma la completa disponibilità a collaborare dell’allora primario della Rianimazione Paolo Zuccoli e del suo «vice» Nino Stocchetti. L’associazione, che dal 2002 fu guidata da Giuliana Contini, si distinse subito nel promuovere borse di studio affinchè i giovani medici rianimatori potessero affinare la loro specialità in importanti strutture statunitensi. Furono organizzati convegni ed incontri, effettuate donazioni di sofisticate apparecchiature tra le quali, una delle più importanti, la computerizzazione del reparto di Rianimazione.

E, poi, la felicissima e lungimirante intuizione di «Casa Azzurra», nata nel 1997 da un’idea scaturita dall’Avis Vigatto e dal Cento diurno di Corcagnano. Fu così che in un appezzamento di terra dietro il vecchio municipio di Corcagnano, di proprietà del comune di Parma, il sogno divenne realtà alla vigilia di Natale del 2001 grazie ad un progetto di Isabella Tagliavini subito sposato dal Comune che, dando ben presto inizio ai lavori, dotò l’«Associazione traumi» di una struttura di prim’ordine. «Pramzana dal sas» di via Bixio, Giuliana Contini fu davvero una delle anime della propria associazione. Esuberante (coltivava moltissimi hobby: dalla musica classica, all’arte, ai viaggi, alla montagna), era un vulcano di idee, con una generosità senza limiti che le derivava dal grande cuore «de dlà da l’acua». Così Giuliana si spese tantissimo per il suo sodalizio che le servì. come affermava lei stessa, per fare evolvere in positivo l’esperienza drammatica della morte di una figlia. Organizzatrice senza sosta, istituì numerose borse di studio, promosse pure campagne informative e misure preventive mirate ad evitare il trauma cranico. Ma, quello che premeva maggiormente a Giuliana era offrire un supporto informativo alle famiglie sui servizi disponibili per l’assistenza ai congiunti colpiti da trauma cranico. L’«Associazione traumi», fu una straordinaria realtà che consenti a Giuliana di vivere in diretta e quotidianamente il ricordo della figlia con l'amore che portò sempre nel proprio cuore di mamma.