MALTRATTAMENTI
Minaccia di morte e picchia la moglie anche quando è incinta
La gelosia, soprattutto. Altre volte, questioni di soldi. Solo squallidi pretesti, in realtà, come sempre quando si tratta di violenza. Aveva sbattuto la moglie contro il muro e, in un'occasione, le aveva messo le mani al collo togliendole quasi il respiro mentre lei era incinta. Fino al marzo dello scorso anno, quando lei si è presentata davanti ai carabinieri con il suo carico di dolore e accuse. E ieri il marito, 36enne, nigeriano, è stato condannato a 1 anno, 4 mesi e 20 giorni per maltrattamenti e lesioni. Pena sospesa, ma l'uomo dovrà concludere il percorso riabilitativo previsto in un centro per uomini maltrattanti entro 8 mesi dal passaggio in giudicato della sentenza.
Eppure avevano condiviso tutto fin da ragazzi. Avevano deciso insieme di venire in Italia, dove sono poi nati i due figli, a distanza di poco più di un anno uno dall'altro. «Litigavamo soprattutto per gelosia, perché lui aveva altre donne», ha scritto la donna nella denuncia.
Era stata picchiata nel 2018 e nel 2019, ma era rimasta in silenzio, perché tutte e due le volte c'era un figlio in arrivo. Ma il 28 marzo 2020, dopo che lei aveva scoperto il messaggino di una donna sul telefonino, lui era diventato una furia. Fino quasi a soffocarla. E finalmente lei aveva trovato il coraggio di fuggire.
G.Az.