Il circolo
Castelletto, dalle bocce alle boccette. E al sabato «vai col liscio»
Dalle bocce alle boccette: questa la parabola del circolo Castelletto. Il perché lo spiega Paolo Greci vicepresidente, temporaneamente presidente facente funzioni.
«Il Circolo – spiega Greci – è nato nel 1947 con i campi da bocce coperti, come è accaduto in molti altri casi. Ma i tempi cambiano, le bocce sono passate di moda, non sono più uno sport popolare, quindi si è saggiamente deciso di riconvertire gli impianti in terra battuta in sale, che ospitano 9 tavoli da biliardo, il fiore all’occhiello del Castelletto di oggi». In oltre settant’anni di vita il Circolo, nato all’ombra dei capannoni dai quali ha ereditato il nome, ha cambiato profondamente volto, dimensione e organizzazione. I locali, metà di proprietà e metà in locazione dal Comune, sono di dimensioni a dir poco sorprendenti, sicuramente tali che nessuna associazione potrebbe utilizzarli pienamente in gestione diretta per soli fini aggregativi, soprattutto in tempi in cui i giovani tendono a prendere altre strade.
Oggi il Castelletto può contare su tre saloni al piano terreno con una capienza complessiva di oltre 700 persone, una sala biliardo con 9 biliardi (realizzata al posto del bocciodromo), che ospita anche una gara nazionale ogni anno, un accogliente bar con sala ristorante e annessa cucina attrezzata di tutto punto, gli uffici al primo piano e un grande cortile esterno adiacente al parco Ferrari. Il Castelletto conta oggi 250 soci effettivi (dimezzati rispetto al pre-pandemia), ma ha anche 1500 soci frequentatori legati alle varie attività ospitate nei locali di via Zarotto: «Siamo diventati una specie di multinazionale del ballo – dice Paolo Greci, che vanta legami importanti con il mondo dello sport come arbitro di calcio UISP e ciclista (in passato è stato presidente del gruppo Filippelli), e anche nell’associazionismo (era dirigente di Montanara Insieme ai tempi dell’alluvione) – qui al sabato si balla il liscio con un’orchestra dal vivo tramite un progetto con Luca Canali, si fanno la serata tango settimanale e quella mensile di boogie. Questo grazie al fatto che ospitiamo nella nostra sede la scuola di liscio di Parma Danza e quella di Voglia di Tango, che proprio in questi giorni ha riproposto un evento nazionale di milonga con 600 persone. Abbiamo iscritto persino una coppia di Innsbruck. Poi ci sono le gare ad alto livello di biliardo e c’ in maggio la gara più importante del calendario agonistico di dama, una disciplina nella quale il Castelletto vanta una antica tradizione. Dal punto di vista sportivo abbiamo poi la squadra ciclistica dei Veterani, che ha sede presso di noi».
Il Castelletto non ha dipendenti, tutto il lavoro è affidato ai volontari, ma il bar e la ristorazione sono assegnati da tempo ad un gestore esterno che opera in piena autonomia, in grado di rispondere a tutte le esigenze, tanto che per il cenone di Capodanno ha ospitato 300 persone. Lo schema è analogo anche per le tante attività promosse dalle associazioni che affollano quotidianamente il Castelletto, organizzando corsi e manifestazioni: c’è che fa yoga e attività motoria per anziani, funzionano due scuole di musica per i bambini, c’è una scuola di pittura, c’è chi organizza corsi di fotografia.
«Come Circolo – constata ancora Greci – ospitiamo i soci e gestiamo direttamente i biliardi, organizziamo la tombolala domenica con 120 persone (per ora molte meno di prima della pandemia), e la dama, gestita dal consigliere Marco Rastelli. Comunque ci teniamo ad essere sempre in prima fila per tutte le iniziative benefiche, perché lo riteniamo un nostro tratto distintivo: parlo delle serate a tema per “Verso il sereno”, del tango dell’associazione “Voglia di tango” con raccolta fondi per l’Ucraina, ma l’elenco sarebbe lungo. Lo facciamo nonostante le gravi difficoltà che abbiamo dovuto affronta tre in questi ultimi anni: più di tutte il lungo lockdown imposto dalla pandemia. A questo proposito, ci tengo a rendere noto che non appena si è avuto notizia dell’epidemia di Covid abbiamo chiuso in anticipo il circolo, prima ancora che arrivassero le disposizioni delle autorità. Forse questo ci ha consentito di evitare di creare focolai. Poi c’è stato la tempesta di ghiaccio nel 2020, che ha fatto crollare un controsoffitto, danneggiando gravemente i biliardi. E ora c’è anche il caro bollette a complicarci la vita, anche se per contratto abbiamo il prezzo bloccato fino a fine anno. Tuttavia guardiamo avanti. Il nostro bilancio è in pareggio. Abbiamo tanto bisogno di giovani, di nuove energie. A questo scopo contiamo molto su un accordo che stiamo portando a termine con la società calcistica Audace, che già ospitava il Grest nei nostri locali, e che ora verrà ad abitare da noi con la sua scuola calcio. Con i suoi ragazzi, sarà parte integrante del Circolo. Potrebbe essere il primo segnale di una svolta in positivo, un ponte verso un futuro scritto dai giovani, per proiettarci in una dimensione adeguata alle potenzialità del nostro Castelletto».