Primo confronto

Candidati sindaco, le ricette per San Leonardo

Luca Molinari

Primo confronto per i candidati sindaco alle prossime comunali del 12 giugno. L'appuntamento si è tenuto ieri sera all'auditorium Toscanini di via Cuneo ed era promosso da: associazione Amici biblioteca San Leonardo, Medaglie d'oro Bormioli Rocco, Manifesto per San Leonardo.

Tema di fondo, il progetto delle associazioni per realizzare un nuovo centro socioculturale a San Leonardo nell'ex vetreria Bormioli Rocco.

Gli interventi sono avvenuti in ordine alfabetico. «Il quartiere non ha un centro simbolico e questa proposta sarebbe perfetta per dare vita a uno spazio aggregativo» ha esordito Marco Adorni (L'Altra Parma) ricordando i suoi studi sull'area ex Bormioli.

Andrea Bui (Potere al Popolo) ha parlato di «quartiere ferito, bisognoso di un punto di incontro per la collettività come quello proposto dalle associazioni».

Per Michela Canova, candidata di «Parma Democratica», «serve un intervento urgente per salvare quell'area; la prossima Amministrazione dovrà aprire un tavolo di confronto tra pubblico e privato nei primi sei mesi del suo insediamento».

Dario Costi, candidato civico, è chiaro: «Bisogna ricreare le reti sociali che si sono dissolte - ha osservato -. La ex Bormioli è un momento di questo quartiere e dell'intera città: è fondamentale una partnership tra pubblico per dar vita al progetto proposto dalle associazioni».

Michele Guerra, candidato della coalizione di centrosinistra «Uniti per Parma», ha affermato: «Le associazioni hanno pensato alla cultura come motore del quartiere. Questo centro socio culturale deve diventare un obiettivo centrale per l'intera città. Come assessore alla cultura sono già andato assieme alle Medaglie d'oro a parlare con la proprietà dell'area».

Giampaolo Lavagetto, candidato della lista civica «Per Parma 2032», ha ribadito l'importanza dell'area ex Bormioli e posto l'accento «sui cambiamenti del San Leonardo», soffermandosi sull'importanza di «fare integrazione attraverso la condivisione di spazi e luoghi».

Per Enrico Ottolini (Europa Verde) «San Leonardo ha trovato la direzione giusta nel pensare la rigenerazione urbana; bisogna avere il coraggio di pensare che anche spazi coperti da asfalto possano tornare verdi».

Secondo Roberta Roberti (Parma città pubblica) «questo progetto può diventare una nuova possibilità per un quartiere che deve essere valorizzato».

Pietro Vignali, candidato civico del centrodestra, ha precisato di condividere il progetto proposto dalle associazioni, osservando però che si tratta di un'area privata. «Dieci anni fa era previsto all'ex Csac - ha ricordato - si poteva fare lì, dato che l'area è già pubblica. Quanto alla casa della salute, il progetto iniziale era diverso ed è stato ridotto a un piccolo ampliamento del centro di via Verona».