CONCORSO
Parma incorona i «Cuochi del futuro»
Resta nel parmense il titolo di «Cuochi del futuro» grazie al «Giardino di Parma» presentato da Emanuele Tellone e Riccardo Amendola. I due studenti dell’Istituto Magnaghi Solari di Salsomaggiore hanno scritto i loro nomi sull’Albo d’oro del concorso organizzato dal Parma Quality Restaurants per ricordare i soci Ciccio Zerbini e Francesco Bigliardi, (vinto nella precedente edizione dalle studentesse dell’Enaip Virginia Vitali ed Eleonora Ranzieri), esprimendo «con gusto» il tema di quest’anno: il territorio da interpretare con ricette creative capaci di esaltare il valore di ecosostenibilità.
Con un piatto di «fagottini», adagiati su una salsa preparata con ossa di manzo e ripieni di pasta di salame cotta a bassa temperatura e mixata con la melanzana («per ricordare le nostre origini del sud Italia»), gli aspiranti cuochi hanno convinto la giuria, capitanata da Fabio Romani e composta da professionisti del settore, giornalisti e gourmet, riunita al ristorante 12 Monaci di Fontevivo per la valutazione finale.
«Eravamo convinti della bontà nostro piatto: coniuga innovazione e tradizione, le nostre origini e la nostra parmigianità – hanno commentato “a caldo” i vincitori -. Al di là del risultato in classifica, l’importante è aver lavorato bene e che il piatto sia piaciuto».
La sfida in cucina - sotto lo sguardo attento degli chef dei ristoranti del consorzio diventati «aiutanti per un giorno» - ha visto partecipare ben dieci squadre composte da studenti provenienti dall’istituto Magnaghi Solari di Salsomaggiore Terme, Enaip Parma, Istituto Zappa-Fermi di Bedonia, Scuola Alberghiera di Piacenza e Scuola Alberghiera di Serramazzoni, pronte a mettere creatività, competenza e soprattutto tanta passione nella preparazione dei loro «cavalli di battaglia».
E come lo scorso anno, l’alberghiero di Serramazzoni ha conquistato il secondo posto in classifica con i Tagliolini di tosone su crema di tuorlo bio, cipolla caramellata e cicciolata croccante proposto da Mattia Barillari e Federico Forcillo.
Durante la frenetica mattinata, dai tempi serrati come per un vero servizio, qualcuno ha dovuto «scontare» nel punteggio finale errori dovuti con tutta probabilità all’emozione, altri sono riusciti a mostrare le loro qualità dietro ai fornelli, ma tutti hanno saputo cogliere l’opportunità offerta dal concorso: confrontarsi «sul campo» con studenti di altre scuole e lavorare al fianco di chef professionisti. Ed è questo il risultato che, al di là della classifica, soddisfa Andrea Nizzi, presidente del Consorzio Parma Quality Restaurants.
«Il livello si alza, aumentano i concorrenti e stiamo riuscendo a centrare l’obiettivo che ci eravamo dati: vedere ragazzi che tornano ad appassionarsi al lavoro di cuochi. Abbiamo visto alcune “ottime mani” al lavoro e diversi partecipanti iniziano già a costruire il loro futuro nel mondo della ristorazione con basi solide».