Viale Piacenza
Rubate 25 bici nuove agli studenti del Bocchialini. Il bottino? 8.000 euro
Venticinque bici sparite nel nulla. Venticinque Rockrider gialle St100 modello mountain bike appena acquistate per gli studenti dell'istituto Bocchialini e che i ladri si sono portati via in una sola notte. Il valore? Ottomila euro e molto di più. Perché le bici dovevano servire ai ragazzi per le diverse attività formative: «E per una scuola - dice la preside del Polo Agro-industriale Galilei Bocchialini Anna Rita Sicuri - non è facile trovare tutti questi soldi. Per cui siamo tutti molto amareggiati».
Le mountain bike erano state acquistate grazie a un finanziamento per un progetto finalizzato alla ripresa delle lezioni in presenza, proprio per aiutare gli studenti ad uscire da questi due anni di pandemia e dalla conseguente «reclusione». «Un progetto finalizzato al benessere fisico dei ragazzi e alla vita all'aria aperta - continua la dirigente scolastica -. Al tempo stesso, una doppia finalità che rientra nell'educazione alla mobilità sostenibile e alla sicurezza stradale, per un uso consapevole del mezzo sulle piste ciclabili». Non solo, perché queste bellissime biciclette dovevano servire per le attività di potenziamento dell'educazione fisica. «Ed erano già stati individuati due percorsi - specifica Anna Rita Sicuri -: uno all'interno del Parco Ducale e l'altro lungo il torrente Parma. Oltre al fatto che le biciclette dovevano servire per le varie visite d'istruzione, così come ad esempio stanno facendo i ragazzi della 5ªC e 5ªD del Galilei di San Secondo che si trovano in Trentino a pedalare in un sentiero lungo 43 chilometri. Anche per questa scuola abbiamo comprato 30 biciclette».
Ma dove si trovavano le mountain bike all'interno dell'istituto di viale Piacenza? «Le biciclette sono arrivate circa un mese fa e gli insegnanti le avevano già collaudate - risponde la preside -. Poi le abbiamo messe in uno spazio dell'autorimessa della scuola chiuso anche da un cancello. Penso che il furto sia avvenuto di notte e che i ladri si siano serviti anche di un camion per portare via tutte quelle biciclette. Solo cinque si sono salvate, perché le avevamo messe in soffitta. Già nel 2015 ci avevano rubato tutti i computer, ma un furto di questo tipo non l'avevamo mai subito». Un furto che fa davvero male, perché i soliti ignoti si sono portati via un oggetto che avrebbe aiutato tanto i ragazzi alla ripresa della vita normale: non è un mistero che questi giovani con la pandemia abbiano perso due anni di scuola intesa come relazione sociale e quindi come occasione di crescita psico-fisica. E con le bici tanto si può fare, perché oltre al fatto che servono per specifiche attività che rientrano nell'indirizzo scolastico, diventano un simbolo di quelle buone abitudini che insegnano ai giovani l'importanza di stare all'aria aperta e in gruppo. In questo senso, il bottino degli 8.000 euro raddoppia: «Sì, è così - conclude la preside del Bocchialini -. E vorrei fare un appello alla città: se qualcuno le vede in vendita da qualche parte deve subito fare una segnalazione ai carabinieri. Rubare a una scuola è molto più di un semplice furto. È un oltraggio ai giovani e lascia un vuoto difficile da colmare».