Lutto
Addio a Gastorre Campari, il «re» della plastica
I parmigiani non più giovanissimi o che, comunque, hanno superato gli anta, di via Farini, non avranno certo dimenticato quel negozio che aprì i battenti negli anni Cinquanta battezzato prima «Casa della Gomma» e poi divenuto «Cingi e Campari».
Era un negozio nato in pieno boom della plastica, una delle materie prime di cui era composta la merce che proponeva questo sempre molto affollato esercizio : casalinghi, giocattoli, sanitari, calzature ed attrezzature industriali, sportive, da giardinaggio, campeggio ed agricoltura. Uno dei protagonisti di questo storico negozio è stato Gastorre Campari, deceduto nei giorni scorsi all’età di 90 anni. Nativo di Rubiera, di antica famiglia del posto che commerciava in generi alimentari, Gastorre, da giovane stregato dal calcio, militò nella Reggiana dove giocò nel ruolo di centravanti.
Un amore per i granata che non si smorzò mai in quanto, fino all’ultimo, la «sua» Reggiana la ebbe nel cuore come pure gli altri più blasonati «granata» del Torino.
Unitamente al socio Bruno Cingi (anche lui di origini reggiane) ed ai fratelli Confucio ed Amedeo (entrambi scomparsi negli anni scorsi), inaugurò questo ampio negozio nel cuore di Parma all'angolo con via Collegio dei Nobili dove chiunque, dalla «rezdóra», ai contadini, ai campeggiatori, a chi praticava qualunque tipo di sport, poteva soddisfare le proprie esigenze. E lì, dietro il banco, trovava un quartetto di instancabili gestori dall’inequivocabile accento «arzàn» affiancato da un commesso storico, Mario Rolli. Carattere socievole, come pure il fratello Amedeo (grande allevatore di canarini e piccioni viaggiatori), Gastorre era molto legato alla moglie Lucia, deceduta alcuni anni fa, alle figlie Paola, Carmela e Loriana e alle adorate nipoti Alessia, Sara, Martina e Lucia. Come pure era attaccatissimo ai propri dipendenti i quali, a loro volta, consideravano l’azienda come una famiglia. Chiuso il negozio di via Farini, la «Cingi e Campari», aprì un altro fornitissimo negozio all’Arco di San Lazzaro, poi in via Beneceto dove, nell’aprile 2003, il capannone fu devastato da un tremendo incendio. L’azienda si traferì, allora , alla Crocetta per poi ristabilirsi in via Beneceto dal 2006 al 2014.
Un negozio e un marchio storico, quello di «Cingi e Campari», già «Casa della Gomma», che, unitamente alla centralina meteo che campeggiava e campeggia tuttora a fianco dell’ ex Ottica Saccani, per anni, fu una popolare icona dell’ antica Strada dei Genovesi.
Lo.Sar.