Intervista

Cellie: «Cibus 2022, una sfida vinta»

Gian Luca Zurlini

Se si volesse dare un'etichetta al Cibus 2022 sarebbe quella del ritorno alla normalità. Perché, a 4 anni di distanza dall'edizione dei record organizzata nel 2018, dopo oltre due anni segnati dalla pandemia e con la guerra Russia-Ucraina a fare da sfondo poco tranquillizzante, il Cibus 2022 è comunque stata una rassagna da grandi numeri.

Cellie: «Bilancio ottimo»

«Siamo estremamente soddisfatti di questa edizione - sottolinea l'amministratore delegato della Fiera Antonio Cellie - perché, pur se eravamo convinti che ci sarebbe stata una buona risposta da parte degli operatori, siamo andati oltre ogni nostra aspettativa. E questo è un premio alla continuità che abbiamo dimostrato, come Fiera di Parma, anche nel periodo della pandemia. L'edizione di fine agosto del 2021 è stata una scelta che ha dato buoni frutti nonostante la vicinanza con questa del 2022, perché gli operatori hanno capito che noi eravamo pronti ad andare avanti. E il risultato si è visto».

«Visitatori professionali»

I numeri sono lì, a dimostrare il successo del Salone parmigiano: «Abbiamo avuto 3000 espositori, - prosegue Cellie - al livello degli anni migliori, e oltre 60mila visitatori, meno degli 80mila del 2018 ma con un grande valore in più, perché in pratica erano tutti professionali, mentre 4 anni fa c'era stata la presenza di molti più curiosi». L'Ad sottolinea poi che «dall'estero arrivati 3000 operatori soltanto con i nostri contatti diretti, ma gli espositori ci hanno confermato che le presenze straniere erano davvero tante. In più c'è stata una significativa presenza dagli Usa».

«Al lavoro per il 2023»

Neppure il tempo di archiviare il successo di questa edizione che si guarda già al 2023: «Stiamo già lavorando per l'edizione del 29 e 30 marzo 2023 di Cibus che diventa definitivamente una rassegna annuale, sia pure con un format differenziato, e in una data studiata in un periodo in cui ci sono altre rassegne del settore alimentare. La continuità - afferma Cellie - ci ha premiato e per il futuro dunque continueremo su questa strada assieme a Federalimentare, che a Cibus è a casa propria e non ospite e lavora assieme a noi per il suo successo».

  Gandolfi: «Sfida vinta»

Anche il presidente Gino Gandolfi non nasconde la propria soddisfazione per l'esito di Cibus 2022: «Possiamo senz'altro parlare di una sfida vinta. Gli operatori, che già avevano risposto bene all'edizione del 2021 che molti pensavano fosse un azzardo, ci hanno dato ragione sia con la presenza massiccia di espositori che, soprattutto, con quella di visitatori. E devo dire che anche l'organizzazione ha funzionato molto bene grazie allo straordinario lavoro dei dipendenti e collaboratori della Fiera, un team non numeroso ma competente e affiatato».

Conti in ordine

Al successo di Cibus si aggiunge poi, per presidente e Ad della Fiera, l'ulteriore orgoglio di poter presentare i conti in ordine alla prossima assemblea di bilancio: «Abbiamo chiuso il 2021 in utile - sottolineano Cellie e Gandolfi - e le prospettive sono ancora migliori per il 2022. Siamo quasi un “unicum” nel mondo delle fiere italiane e questo ci pone nella condizione di poterci guardare attorno per arrivare a acquisire altre rassegne da ospitare a Parma o comunque da organizzare».

Progetti per il futuro

Antonio Cellie chiude sottolineando che «questi successi arrivano da lontano. In particolare dai circa 100 milioni di investimenti sul quartiere fieristico effettuati negli ultimi 10 anni che ad esempio ci hanno portato ad avere padiglioni ricostruiti ex novo e che funzionano a energia solare. Una scelta lungimirante che ci ha portato ad avere 4 milioni di extra-ricavi nel 2021 e ci ha consentito di estinguere con 5 anni di anticipo i mutui che avevamo contratto». L'Ad, al riguardo, ringrazia «Crédit Agricole, che è il nostro maggiore azionista, e non ha esitato a fornirci i finanziamenti per realizzare questi interventi. Senza di loro, non saremmo arrivati a questo punto. E ora l'obiettivo è di intervenire anche sul padiglione 1, che ospita i nostri uffici, e migliorare l'offerta di parcheggi. Ma possiamo dire con orgoglio che la Fiera di Parma oggi è un esempio virtuoso nel settore».