Calcio
Il Salso in paraDiso. "Promozione inaspettata ma meritata"
Tutto vero: il Salsomaggiore è promosso in serie D. Una festa esplosa a quasi 900 chilometri di distanza allo stadio «Iacovone» di Taranto, dove il successo del Barletta sul Martina Franca (4-2 dopo i tempi supplementari) nella finale del campionato d’Eccellenza pugliese vale l’accesso alla categoria superiore e, di fatto, rende ininfluente l’esito dell’atto conclusivo della Coppa Italia Dilettanti in programma sabato a Rieti contro i biancorossi.
La cavalcata
I termali coronano nel migliore dei modi una stagione al di sopra di ogni più rosea aspettativa, già impreziosita dal trionfo di mercoledì scorso nella prima edizione della Coppa Italia «Maurizio Minetti» e dall’entusiasmante cammino in una fase nazionale che ha spalancato le porte al sogno impensabile soltanto fino a pochi mesi fa.
E, invece, la truppa gialloblù è sbarcata in paradiso nell’Olimpo del calcio dilettantistico (l’ultima volta fu negli anni Cinquanta) e ha scritto una bellissima pagina di storia a suon di imprese fuori dai confini della regione, eliminando, nell’ordine, Fortis Juventus, Forsempronese e Ciliverghe.
«E’ una promozione inaspettata ma meritata, non abbiamo rubato niente -chiarisce subito il presidente Giancarlo Granelli, che rilevò il club nel 2001 in Prima Categoria- siamo stati bravi e fortunati, a inizio stagione non era assolutamente preventivato questo successo di cui ancora non mi capacito. Abbiamo lanciato un messaggio positivo, attraverso il lavoro, la dedizione e l’impegno si riescono a raggiungere determinati traguardi e in ambito sportivo ci piacerebbe contribuire alla rinascita del paese».
La prossima sfida è già dietro l’angolo. «A scanso di equivoci noi faremo la serie D come sempre con la massima umiltà, dovremo essere ancora più organizzati e strutturati ma ci proveremo».
L’artefice della favola in stile Leicester si chiama Francesco Cristiani, alla quarta promozione in carriera dopo quelle alla guida di Dorando Pietri, Casalgrandese e Rubierese. «Questa però ha un valore particolare - confessa Cristiani, arrivato a Salso in estate - avevamo un grande entusiasmo, ci siamo dati fiducia reciprocamente e poco alla volta la squadra è cresciuta in autostima e solidità. La costante è stata la grande disponibilità dei giocatori sia durante la settimana che in partita. Volete un esempio? Giovedì, all’indomani della finale regionale di Coppa, eravamo in campo all’allenamento e pensavamo già al Barletta. Personalmente credo di aver messo tutto quello che avevo senza mai voltarmi indietro».
Facile individuare il punto di svolta lungo l’esaltante percorso. «I due passaggi del turno con Piccardo e Colorno nella fase regionale, là ci siamo detti «ora possiamo dire la nostra» e, difatti, in semifinale di fronte al Corticella si è visto un gruppo che era consapevole dei propri mezzi».
E lo dovrà essere anche al cospetto del Barletta in un pomeriggio di festa. «Andiamo a Rieti per concludere la stagione com’è giusto che i ragazzi si meritano, daremo il meglio di noi stessi e vivremo un giorno di calcio vero. Non staccheremo la spina perchè ci teniamo a finire in bellezza».
Marco Bernardini